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Italia, Acerbi: “Mancini ha creato una famiglia. Punti deboli? Non ne abbiamo”

(Getty Images)

A due giorni da Italia-Svizzera, il difensore Francesco Acerbi, si è espresso nella conferenza stampa indetta per presentare proprio la gara che si giocherà mercoledì alle 21.00 allo stadio Olimpico di Roma. Italia, Acerbi: “Mancini ci fa...

Claudia Vivenzio

A due giorni da Italia-Svizzera, il difensore Francesco Acerbi, si è espresso nella conferenza stampa indetta per presentare proprio la gara che si giocherà mercoledì alle 21.00 allo stadio Olimpico di Roma.

Italia, Acerbi: "Mancini ci fa stare bene. Eriksen? Ci ha lasciati di stucco"

 (Getty Images)

Di seguito la conferenza stampa di Francesco Acerbi, difensore dell'Italia:

"Ho visto la partita che la Svizzera ha giocato contro il Galles e hanno un'idea di gioco. Inoltre hanno dei giocatori come Embolo e Shaqiri che sono molto tecnici. Sarà difficilmente perché sono una buonissima squadra ma noi faremo una grande partita. Io titolare al posto di Chiellini? Giorgio lo conosciamo tutti, è un grandissimo difensore oltre che una grandissima persona. Contro la Turchia ha giocato benissimo come tutti. Già nelle qualificazioni l'ho sostituto ma chi gioca... gioca. Io mi tengo sempre pronto. Poi è normale che ognuno di noi voglia essere in campo, io vorrei giocare anche se ci fossero Maldini e Nesta... l'importante però è fare un qualcosa di straordinario in questi Euro 2020".

Sui miglioramenti dell'Italia

"Siamo sicuramente migliorati nei momenti della gara, nel saper gestire una partita. Di punti deboli però non ne trovo. Magari più avanti, quando ci scontreremo con Nazionali più grandi, vedremo la nostra reazione. Poi Mancini ha assolutamente ragione quando dice che è nei dettagli che bisogna essere perfetti in tornei come questi".

Su Mancini

"Il mister è stato il punto cruciale di questa Nazionale, ha cambiato la mentalità. Come ho sempre detto, ci fa stare bene. Non ci mette una forte pressione e ci dice di divertirci con le nostre qualità per esaltare le qualità dei singoli. Ha creato una vera famiglia".

Su Eriksen

"Vedere un ragazzo così giovane, un atletico, un sorvegliato, avere un malore di quel genere... ti lascia di stucco. Sono cose che non dovrebbero capitare ma capitano senza un perché. Questa è la vita. L'importante è che stia bene, grazie a Dio. Spero che torni a sorridere e a giocare. Mando un abbraccio ai suoi cari, agli amici, che hanno passato minuti brutti".

Su Kjaer

"Fascia o non fascia, essere uomini è importante. Serve quella prontezza, quella lucidità, per vedere e proteggere un proprio compagno a terra. Per soccorrerlo. Lo ringrazio. Bisogna essere tutti come lui, non deve essere un caso, tutti dovrebbero prendere esempio e farlo. Grazie alla prontezza dei medici che sono arrivati e hanno fatto un grandissimo lavoro".