Crede che la Salernitana possa avere concrete chance di salvarsi?
“I granata hanno le possibilità e le qualità per salvarsi, anche se qualcosa andrà aggiustato. A Salerno è stato cambiato molto, con l’addio di un direttore sportivo che, a mio avviso, era il vero anello debole del club. Oggi è molto semplice diventare direttori sportivi, ma passare dalla primavera della Roma all’essere dirigente della Salernitana credo sia una mossa più che altro politica”.
Osservando la sfida di campionato tra Salernitana e Juventus, quanto hanno da temere, gli azzurri, dei granata?
“Il Napoli non vive una condizione brillante dal punto di vista psicologico, mentre i granata dovranno farci i conti. Tuttavia, sono due realtà diverse che devono vivere la propria rivalità all’insegna di un sano campanilismo. Vincerà la migliore, a decidere sarà il campo”.
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