Sul futuro della panchina e di Osimhen
—“I calciatori, oggi, non decidono soltanto in base ai contratti, ma soprattutto in virtù di chi è chiamato a guidare la squadra. Si sono fatti, non a caso, i nomi di Enrique, Conte e Benitez. A tal motivo, non escluderei colui che potrebbe ritenersi, a giusta ragione, un candidato di assoluto rispetto. Parlo di Marcelo Gallardo, che con il River ha vinto tutto in questi anni. Osimhen? Assieme a Lautaro, è l’attaccane del momento. Mi dispiace non inserire Vlahovic in questa lista. Il serbo è penalizzato dal gioco del suo allenatore. Se Osimhen avesse giocato alla Juve, le prestazioni non sarebbero state differenti da quelle di Dusan. Ciò detto, il nigeriano è ormai la livello di attaccanti come Haaland, Benzema e Lewandoski. Dunque, al momento, 140 milioni potrebbero essere anche pochi!”.
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