Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

interviste

Fava: “Che emozione per Spalletti vincere ad Udine. MVP? Senza dubbio Lobotka!”

Fava: “Che emozione per Spalletti vincere ad Udine. MVP? Senza dubbio Lobotka!” - immagine 1
Le parole del noto ex attaccante azzurro in vista del match con l'Udinese che potrebbe valere il tricolore

Dino Fava è intervenuto ai microfoni di . Il noto ex attaccante ha detto la sua sulla stagione eccelsa del Napoli e sulla vittoria del tricolore. Fava ha inoltre commentato la possibilità di trionfare per Spalletti nella sua amata Udine.

Fava: "MVP del Napoli? Senza dubbio Lobotka. Che emozione per Spalletti vincendo ad Udine"

—  

Di seguito ecco le dichiarazioni dell'ex attaccante del Napoli ora in forza alla Sessana: "Per Spalletti sarà un'emozione stupenda chiudere lo Scudetto nella sua Udine. Si gioca a calcio e sono cose che possono capitare. E' un peccato perché la festa era già pronta, ma i calciatori sono di nuovo concentrati a chiudere quanto prima la pratica e pazientare ancora qualche giorno. Questo è stato comunque un periodo di calo per il Napoli: dopo la sconfitta con il Milan è successo qualcosa ed è inutile nasconderlo, poi la gara con la Salernitana è stata storia a sé. Onore ai granata che hanno fatto una bellissima partita, si sono chiusi benissimo. Affrontare il Napoli a campo aperto, dopotutto, sarebbe un suicidio. Poi vai anche detto che in questo periodo nulla sta girando bene per gli azzurri. Un messaggio a Spalletti? No, quando succederà lo andrò a trovare a Castel Volturno, abito a pochi passi da lì e abbiamo già preso impegno. MVP della stagione del Napoli? Senza alcun dubbio a Lobotka, ne sono innamorato. Vanno fatti i complimenti a tutti, ma quello che sta facendo lo slovacco è clamoroso. E' passato da emarginato in panchina a faro del centrocampo. Il paragone con Pizarro ormai ci sta e si può fare... Il mio ricordo più bello con Spalletti? Ne ho tantissimi. Mi buttò subito nella mischia da titolare, anche se ero arrivato pochissimo ad Udine. Ero quasi distrutto dalle sue urla i primi tempi, poi mi venne vicino e mi disse che mi sarei dovuto preoccupare quando non mi avrebbe urlato più... Quella è una frase che mi porterò sempre dietro".