Ha raccontanto anche un piccolo aneddoto
—"Il mio umore dipende molto dal risultato del Napoli. I miei collaboratori, anche quando ero a Torino, tifavano Napoli perché temevano il mio pessimo umore, che classicamente mi veniva se gli azzurri non vincevano o peggio ancora perdevano. Ho un figlio di nome Gennaro in onore della mia città dove sono tornato dopo 30 anni, che ho portato allo stadio fin dall’età di 4 anni ed è anche lui un grandissimo tifoso".
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