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interviste
L’allenatore ed opinionista, Paolo Specchia, è intervenuto a OttoChannel. Ecco le sue parole.
“La gara col Monza è il manifesto della stagione. Il Napoli è stato contraddittorio: incomprensibile nel primo tempo, sembrava una squadra che si era ritrovata lì mezz’ora prima per giocare, senza organizzazione, senza determinazione, che camminava e non correva. Nel primo tempo il Monza eccellente ha meritato il vantaggio. Poi è cambiato tutto: non c’è un motivo saliente, Calzona forse avrà richiamato al dovere i suoi, sta di fatto che gli azzurri sono scesi in campo con un altro animo. Il gol, meraviglioso, di Osimhen, ha sbloccato la macchina da gol azzurra. La tenuta della difesa resta negativa, ma io condivido le scelte di Calzona. Per me è giusto che giochi questa coppia centrale attuale, composta da Rrhamani e Juan Jesus, per me Natan non è da Napoli. Se è stato bocciato sin qui da Calzona, vuol dire che nonostante gli errori di JJ, i due centrali migliori sono quelli. A me non piace Natan per niente, lo vedevo in Brasile e per me è stato un acquisto sbagliato, anzi è pazzesco che il Napoli lo abbia acquistato. Più Ostigard è un calciatore che potrebbe alternarsi con Juan Jesus, ma quest’ultimo si fa preferire per esperienza. Per me è improponibile a certi livelli, da centrale non mi ha mai convinto. Il Napoli per me non può fare esperimenti in queste ultime sette partite. Provo a ragionare al posto di Calzona: immagino che lui voglia fare più punti possibili per cercare di andare in Europa e per non avere ulteriori rimpianti per la qualificazione in Champions: magari alla fine non sarà qualificato a quest’ultima per 3-4 punti e sarebbe un grosso peccato. Tra i possibili nuovi allenatori io escluderei Conte, per tanti motivi. Vuole giocatori fortissimi con un budget non ad appannaggio del Napoli. Non ammetterebbe ingerenze, inoltre, del presidente De Laurentiis. Italiano mi sembra troppo integralista e offensivo, mi stuzzica invece l’ipotesi Possanzini per quello che sta dimostrando e perché conosco il ragazzo per averlo avuto come calciatore: ha equilibrio, è molto serio e perbene.
Con Manna non cambierebbe nulla, temo che un direttore giovane senza esperienza e più facilmente pilotabile; quindi, ancora una volta sarebbe una scommessa del presidente che continuerebbe a decidere su ogni cosa”
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