Traorè? Dopo un mese di preparazione, ho dovuto schierarlo in campo: dobbiamo anche vederli questi giocatori. L'infortunio di Natan rientra nelle tante sfortune di questa stagione. Poi l'arbitro mi ammonisce Ostigard e ho scelto di sostituirlo facendo entrare il brasiliano. Lo stesso ragionamento stava valendo per Kvara, negli spogliatoi gli ho detto: "Sei ammonito, stai attento perché ci servi". È un giocatore fondamentale e averlo in campo ci permette di rimanere aggrappati alla partita.
È un momento di crisi per la squadra? Certo. È un momento particolare, anche perché quest'anno son successe tante cose. La venuta di tutti questi nuovi arrivati non è una cosa usuale: è difficile inserirli in una squadra che per giunta non è in buon periodo di forma. Fatichiamo a trovare la giocata vincente, non siamo in fiducia. Poi ovviamente anche oggi il portiere fa un paio di parate importanti ed il risultato resta sullo 0-0.
No, non darò le dimissioni. Se capissi che la squadra non mi segue più, allora lo farei, ma non è questo il caso. Di Lorenzo parlava di un allenatore che facesse rigiocare la squadra ed io credo di averlo fatto.
Ngonge? È un calciatore di qualità, ma un conto è giocare al Verona in cui il tuo obiettivo è la salvezza, un conto è giocare nella squadra campione d'Italia. È più difficile prendere decisioni giuste. Vedremo se ci darà una mano in virtù di quelli che sono i nostri obiettivi.
La partita di oggi non mi è sembrata così schifosa. Se la squadra fa gioco, con più o meno il modulo dell'anno scorso, un'alta percentuale di possesso palla, difesa alta, diverse palle gol create e non si riesce a segnare a causa della sfortuna, non vedo perché la prestazione debba essere contestata in questa maniera".
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