Quali sono gli aspetti positivi dell’arrivo di Mazzarri?
“È normale che, quando si cambia allenatore, ci deve essere una sterzata. Credo che Mazzarri abbia lavorato sulla testa dei calciatori. È impossibile vedere cambiamenti concreti in così poco tempo. Bisognerebbe essere dentro le situazioni per capire cosa non ha funzionato. A prescindere da ciò, per quanto si era delineato la società ha scelto la soluzione migliore”
Ci vorrà il Napoli versione primo tempo contro il Real nella gara contro l’Inter?
“Credo bisognerà sempre fare di più. A Madrid abbiamo visto un’ottima squadra, ma ogni partita è una storia a sé. Il Napoli è chiamato a cambiare marcia in campionato e, con l’arrivo di Mazzarri, bisognerà garantire maggiore continuità”
Quanto soffre un esterno come Kvara l’assenza di un terzino di ruolo?
“Più che il terzino bloccato, bisognerebbe vedere quanto un calciatore si lega con un compagno. Con Mario Rui, Kvara aveva legato tantissimo, si capivano e bastava uno sguardo per far capire al compagno il proprio movimento. A volte, inoltre, un terzino bloccato può garantire all’esterno d’attacco anche maggiore libertà in avanti. A fare la differenza, dunque, è l’empatia che si può avere con un compagno”
L’Inter rischia di sottovalutare il Napoli?
“Non credo… I nerazzurri hanno un allenatore che cura ogni particolare, un martello. Quella contro il Napoli è una grande partita”
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