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Lucchesi: “A Spalletti manca solo lo scudetto per consacrarsi. Su Osimhen…”

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A Radio Punto Nuovo è intervenuto Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma

Tony Sarnataro

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma. A seguire le sue principali parole sul Napoli.

Le parole di Lucchesi

spalletti
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"Luciano è sempre stato un grande allenatore, gli mancherà solo la consacrazione dello scudetto fin quando non l'avrà raggiunto. Il Napoli sta meritando tutto quello che sta raccogliendo, ha qualche campione, ma il merito dell'organizzazione che ha è tutta di Spalletti. Merito suo se sono venuti fuori tutti questi talenti, così come è merito di Giuntoli che li ha scovati. Il Napoli ad oggi è un modello da replicare, che vende bene con plusvalenze di livello, ma continua ad investire e a vincere in campionato e non solo. Il caso Zaniolo? Davvero difficile dare una risposta. Se il calciatore verrà convocato o meno per Napoli, sarà tutto deciso da come terminerà questa storia. Vederlo o meno al Maradona sarà un indizio decisivo, anche se credo che ormai tra lui e la Roma si è arrivati al capolinea. Mourinho? Domenica sarà una gara difficile sia per lui che per Spalletti. La Roma è un'ottima squadra, ma giocare contro il Napoli è complicato per tutti. I giallorossi dovranno compiere un'impresa".

Su Osimhen

"Lui come Batistuta? No, Batigol era già un campione assoluta alla Roma. Osimhen può diventarlo, ma non lo è ancora. Gabriel ti cambiava da solo le gare, mentre il nigeriano deve ancora lavorare molto per arrivare a quel livello. Sta facendo molto bene, ma la strada resta lunga. Dove può arrivare il Napoli? Una grande realtà, quando non so che vedere che gara vedere la domenica, vedo sempre il Napoli. Esprime quanto di meglio ci sia in Italia oggi, anche in Europa. Il caso plusvalenze? La differenza tra la Juventus e le altre coinvolte, è che la Juve essendo quotata in borsa ha avuto una sentenza della giustizia ordinaria. Tutti noi che viviamo di pallone, nessuno è Padre Pio, ma vogliamo più chiarezza. La credibilità è fondamentale, anche se non sono un giustizialista".