Lo storico calciatore del Napoli è intervenuto a Radio Marte, soffermandosi sulla scomparsa di Antonio Juliano e raccontando un retroscena sul suo approdo in azzurro
Ruud Krol, storico calciatore del Napoli, è intervenuto a Radio Marte, soffermandosi sulla scomparsa di Antonio Juliano e raccontando un retroscena sul suo approdo in azzurro.
Krol sulla morte di Juliano e il suo approdo in azzurro
—
“Sono molto triste per la morte di Totonno Juliano… L’ho visto l’ultima volta 4 anni fa, andai a cena con un altro dirigente del vecchio Napoli e già non stava bene. So, purtroppo, che poi le sue condizioni sono peggiorate sempre di più. Quando, ieri mattina, mi è arrivata la notizia mi sono molto dispiaciuto, anche se purtroppo prima o poi ce l’aspettavamo che arrivasse. Del resto, tutti noi dobbiamo morire… E’ stato un grande uomo, una testa dura, tutto di un pezzo, che ho sempre molto rispettato. Mi ha portato lui a Napoli e solo grazie alla sua caparbietà sono venuto e lo ringrazio perché ho conosciuto una città e dei tifosi straordinari, Dovete sapere che la prima volta Juliano venne a casa mia ad Amsterdam per acquistarmi dall’Ajax, ero anche d’accordo, ma era il periodo in cui le frontiere del calcio italiano erano chiuse e non se ne fece nulla. Tuttavia io, dopo 13 anni con i lancieri, volevo partire per avere nuovi stimoli e andai a Vancouver in Canada, ma lui mi disse: “Prima o poi ti poi ti porterò nella mia squadra”, perché per lui il Napoli era casa sua, era un napoletano legatissimo alla città. Quando con il Vancouver stavo giocando i play off Juliano venne in Canada, dopo che perdemmo la semifinale. Mi disse che aveva prenotato un aereo per Napoli il lunedì successivo e che già il mercoledì avrei dovuto giocare una partita in azzurro. Gli dissi che non se ne parlava perché dovevo partire per le vacanze ma lui ha insistito talmente, senza mollare un attimo, e quindi alla fine accettai. Ma c’è di più: con la manager mi avviai all’aeroporto quando ancora non c’era l’accordo tra il Napoli e il Vancouver, il cui presidente aveva origini italiane. Juliano era certo di spuntarla, chiuse l’intesa e venne 5 minuti prima del decollo, previsto per le 16. Una sorta di prova generale dell’affare Maradona che pure chiuse last minute. Juliano avrebbe meritato di vincere lo scudetto da dirigente, con il mio acquisto aprì la strada per poi vincere lo scudetto con Maradona. È stato comunque molto felice delle vittorie dei tre scudetti del Napoli, sicuramente. È stato un grande uomo, una persona splendida, un ottimo direttore”.