Quest'anno la griglia mi sembra cambiata, si sono assottigliate le distanze per cui vedo bene la Roma, l'Inter, la Juve, il Milan. Devo anche dire che l'Inter, perdendo Dzeko, Lukaku e Correa, ci ha rimesso parecchio. Il Napoli ha molte certezze. L'ultimo Zielinski è qualcosa che non appartiene al calcio, è surreale, è Metaverso. Poi ci sono Osimhen, Kvara, Anguissa, Lobotka. Al momento quest'ultimo sta toccando meno palloni ma alla fine, secondo me, tornerà al centro del villaggio, come dice Garcia. Forse l'allenatore vuole evitare la dipendenza da questo calciatore, cosa che, invece, accadeva lo scorso anno. L’allenatore guarda gli allenamenti e da questi capisce il grado di inserimento dei calciatori, soprattutto dei nuovi. Juan Jesus probabilmente è ancora avanti, nessun allenatore ha pregiudizi e per quanto riguarda Cajuste è uno dei cambi del centrocampo. Quando è arrivato a Napoli ha detto di essere approdato in una squadra il cui livello è altissimo, quindi è un calciatore di grande intelligenza”.
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