Adesso arriva la terza mazzata: il decreto crescita ha stabilito una variazione per la quale dal 1° gennaio 2024 non si applicherà più al calcio, quindi influirà non solo sul mercato di gennaio, ma anche su quello della sessione estiva. Quindi, il Napoli avrà un aggravo dei costi sull’acquisto di Natan, Lindstrom e Cajuste, ma al Napoli non peserà molto, sarà un piccolo danno visti gli ingaggi. Attenzione! Il Milan ha fatto un’intera campagna acquisti basata sui benefici del decreto crescito; quindi, ha i conti completamente sballati; anche per l’Inter una bella batosta; è andata bene la Juventus che ha preso solo Weah. Questo cambierà molto anche la politica del Napoli: scordiamoci di Antonio Conte. Scordiamoci anche il rinnovo di Victor Osimhen. La mancanza del decreto crescita sarà sicuramente un colpo pesante al calcio, ma era ora. I presidenti non hanno nessun obbligo giuridico di prendere giocatori all’estero, dei Cajuste di turno ne faremo a meno, avremo più Gaetano. Facciamo come negli anni ’70 quando si pescava dai vivai. Si torni all’autarchia, a prodursi da sé i calciatori, chi ha i settori giovanili è avvantaggiato. La Roma ieri ha fatto una cosa bellissima: nel giorno della Memoria della razzia ebraica, i ragazzi e le ragazze della Roma insieme ai ragazzi di un Liceo Ebraico hanno fatto una giornata della memoria portando una corona ad Ottavia, alla Moschea Ebraica per ricordare i morti di quell’orrenda vicenda dell’Olocausto. L’istruzione riparta dalla Roma, un esempio di educazione ai giovani, altro che ludopatia".
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