Sulle parole del presidente: "Mi disse una cosa Aurelio: "Non rinnovo Gattuso, ma non intendo mandarlo via". Voleva avere il tempo di programmare la nuova stagione e trovare l’allenatore giusto. Le cose con Gattuso non andavano bene, ad un certo punto fu indetto il silenzio stampa. Perché parlo di questa vicenda? Qualche collega invidioso e malevolo, in quel tempo, cominciò a dire che io prendevo ordini dal presidente e che attaccavo Gattuso su richiesta del presidente. Falso, anzi, ad un certo punto ho ricevuto una telefonata dai vertici del Napoli che mi dicevano: "La vuoi finire di attaccare Gattuso? Ti giuriamo che non resta, se il tuo obiettivo è non averlo come allenatore del Napoli, non resta, De Laurentiis non ha intenzione di confermarlo. Lascialo finire la stagione, di modo che ci porti in Champions. Mi calmai abbastanza, perché voglio bene al Napoli e non volevo altre polemiche, abbassai i toni proprio perché appresi della notizia che la società cercava un nuovo allenatore".
Su Garcia: "De Laurentiis, con Garcia, sta facendo la stessa cosa. L’esperienza di Gattuso gli ha insegnato che la fretta "fa i figli ciechi" e non vuole trovarsi in una situazione simile, perciò il presidente è il primo tifoso di Garcia, fino a trovare un altro personaggio che possa farlo tornare a competere. De Laurentiis vuole vincere e lo si evince dal fatto che ha confermato Osimhen, ma non vuole arrivare ad un traghettatore. Il motivo per cui l’ha "commissariato" è proprio questo: ha capito di aver sbagliato la scelta. Semplicemente, si è reso conto tardi che Garcia non è il continuatore di Spalletti, hanno principi di gioco diversi. Adesso, salvo disastri di Garcia, oppure faccia talmente bene da meritare i due anni di contratto, sta già pensando all’anno prossimo, ma senza un esonero, proprio perché l’esperienza di Gattuso gli ha insegnato che bisogna programmare per tempo. Quest’estate De Laurentiis ha commesso degli errori, ma lui è un grande presidente ed è tutt’altro che stanco – checché ne dica qualcuno – ed ha tutta la voglia di ripartire con un nuovo progetto, perché questa squadra è la continuazione di un ciclo vincente, quella dell’anno prossimo sarà l’inizio di un nuovo progetto, senza Osimhen che sarà la linea di demarcazione tra il vecchio e nuovo Napoli. Ecco perché De Laurentiis ha deciso di essere presenzialista, adesso però non deve eccedere: continuando così, Garcia perde di credibilità. Garcia ha ancora la possibilità di invertire la rotta e dimostrare di essere l’uomo giusto, ma può anche andare a casa da un momento all’altro, il guaio è che si è già giocato tutti i bonus: adesso ha solo una possibilità, quella di vincere. Non lo farà con la grande bellezza? Pazienza, ce la siamo goduta con Sarri e Spalletti. Adesso dobbiamo diventare tutti più pragmatici".
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