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interviste
A Radio Napoli Centrale Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale, schierandosi a favore del progetto SuperLega.
Di seguito, le parole del giornalista: "Innestiamo due discorsi insieme che hanno una coerenza di fondo trattati unitariamente: la sentenza della Corte di Giustizia Europea sull’abuso di posizione dominante di UEFA e FIFA e l’intervista di Barbano a De Laurentiis. Vado veloce perché ne abbiamo già discusso abbondantemente con gente autorevole e preparata, abbiamo abbondantemente sviscerato questa sentenza e le sue varie proposizioni e quelli che saranno gli addentellati successivi. Se uomini di sinistra come Petrone e Clemente non capiscono questa cosa, non hanno capito la cosa più importante. Non è in discussione la SuperLega, bisogna convincere 64 club e presentare un progetto, hanno un percorso lungo, ciò che conta di questa sentenza è il ragionamento di De Laurentiis: “La gente parla perché non capisce niente di impresa, anche in Lega sono circondato di gente che non capisce niente di impresa”. Dov’è la portata grande di questa sentenza? Ceferin aveva potere di vita e di morte, potere assoluto del calcio, adesso non può farlo più. Si deve andare per forza verso l’NBA del calcio con merito sportivo, facendo uscire chi non merita, con meccanismi precisi come per l’EuroLega di basket. De Laurentiis ha ragione quando dice di parlarne, veramente vogliamo dare credito ai sovranisti? Siamo Europa e l’Europa si fa anche con la commistione culturale e lo sport è cultura, unione. Non siamo miopi: niente mercato, concorrenza, capitalismo, dobbiamo andare verso l’abbattimento dei despoti che stanno rovinando il calcio per la politica delle loro poltrone. Questo non può che far bene, perché da oggi in poi, la stessa UEFA dovrà venire a miti consigli: quando nel ’92 Berlusconi lanciò l’idea del campionato europeo per club, bastonarono il Milan, ma si inventarono la Champions League per portare più ricchezze. Questa sentenza va colta nella sua vera essenza: da oggi in poi, Ceferin non può più fare il bello e il cattivo tempo perché le ali gli sono state spuntate, non può essere quello che decide e punisce coloro che non sono d’accordo lui. Ringraziando Dio, oggi è un giorno di liberazione".
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