Se dovessimo individuare le cause di questa stagione sciagurata, potremmo partire dalla mancata sostituzione di Kim?
“Non credo che un calciatore possa influenzare il percorso di una squadra. Dipende da tante situazioni, di squadra naturalmente. L’assenza di Kim si è fatta sentire, ma tanti fattori che lo scorso anno seppero essere determinati, quest’anno sono mancati. I risultati non hanno aiutato la squadra, ma il Napoli può ancora lottare per un obiettivo”.
Il prossimo anno, il Napoli dovrà rivoluzionare?
“Il Napoli è una squadra forte. Quest’anno è mancata qualche pedina, ma gli azzurri non necessitano di una rivoluzione. Attualmente, la qualità della rosa non è in discussione. Il Napoli è una squadra forte, ha operato bene sul mercato, al netto della separazione con Zielinski. Non servirà, dunque, travolgere. Bisognerà individuare i giocatori giusti, avvalendosi anche dello scouting del club”.
Quanto sarà difficile sostituire Zielinski e Osimhen?
“Intanto c’è una clausola da pagare su Osimhen. Fin quando non ci sarà nero su bianco, non ci sarà nulla di certo. Credo abbiano già in mente il sostituto, di cui andranno verificate le capacità di sopperire all’assenza del nigeriano. Ciò detto, il lavoro degli scorsi anni impone fiducia nelle qualità della dirigenza di sostituire i propri talenti”.
È perseguibile l’ipotesi Antonio Conte in Serie A?
“Con Antonio siamo molto amici, e credo vorrebbe restare in Italia. Tuttavia, se non ci sono i presupposti… Conte è un vincente, vuole vincere ovunque vada. Non so se ci sono i presupposti per lavorare in Italia. Da amico, spero rimanga in Italia”.
Sembra che alla Juventus possa andare Thiago Motta e al Napoli Vincenzo Italiano. Sono scelte che la soddisfano?
“Motta si sta confermando un allenatore di grande livello. Allegri ha fatto e sta facendo un grande lavoro, anche considerate le dinamiche di questa stagione. Così come il tecnico rossoblù, anche Italiano è sulla bocca di tutti. Sono entrambi allenatori importanti, ma cambiare tanto per cambiare non so quanto possa essere produttivo. Stimo molto Allegri, ma tengo il mio pensiero per me. Sono squadre di alto livello e, pertanto, le società sapranno valutare al meglio”.
Le piacerebbe l’ipotesi Zaniolo in azzurro?
“E’ un talento inespresso. Deve migliorare alcuni aspetti, trovare un equilibrio in sé stesso per esprimere le proprie potenzialità. È un giocatore importante, sicuramente. Nel calcio, però, non contano soltanto le potenzialità, ma anche altre qualità che consentano di concretizzarle”.
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