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interviste

Bucciantini: “La censura non ha valore politico, ma ridicolo. Occhio alla Danimarca”

bucciantini napoli
A Radio Napoli Centrale è intervenuto il giornalista Marco Bucciantini

Tony Sarnataro

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Marco Bucciantini, giornalista Sky, sui temi attuali in casa azzurra. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Bucciantini

mondiale qatar
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"La protesta più clamorosa resta quella dell’Iran, perché fanno qualcosa di davvero forte per quello che può succedere di conseguenza. Oggi la censura non ha valore politico, ma ridicolo. Serve per dilatare l’effetto di una protesta. Chi censura sa che diventa solo un modo per parlarne di più. Il relativismo spinto delle parole di Infantino con cui ha dovuto e voluto parlare di questi Mondiali hanno convinto ancor di più che la protesta fosse utile".

Sul Mondiale in Qatar

"Se hai paura che il Mondiale si trasformi in un Mondiale occidentale, vuol dire che non eri pronto ad ospitarlo. Un altro aspetto curioso di questo Mondiale è che sono convinto che se si fosse giocato a giugno, i napoletani avrebbero imprecato per i loro giocatori che perdono, adesso tutti sono contenti perché li rivogliono il prima possibile".

Chi vincerà?

"Tifo per la Spagna, credo nel Brasile e a sorpresa la Danimarca. Campioni di questi Mondiali? Magari non sono più Messi e Ronaldo, ma Mbappè con il calcio francese che sta vivendo un momento florido. La Spagna aveva due centrocampisti nati dopo il 2000. Pedri e Gavi che magari non vengono chiamati campioni, ma che possono esserlo".

Sul calcio italiano

"Il messaggio di Mancini è giusto, ha dato importanza ai giovani e alla tecnica, mettendo al centro i valori dello sport. Tuttavia, serve un gran passo da parte dei dirigenti. L’altro giorno in Lega si dovevano riunire per cose importanti, la riunione non è neanche cominciata, hanno litigato prima. Tra le varie cose c’è la rateizzazione dei debiti e qualcuno può anche dire: ‘Chi rispetta le regole in questo Paese è scemo?’. Anche questo fa parte della serietà".