Sulla prestazione del Napoli a Bologna: "Se Garcia riuscirà a lavorare in un clima privo si negatività, presupponendo la consapevolezza di dover resettare quanto accaduto nella scorsa stagione, la squadra potrà crescere. Ciò detto, l’eredità di Spalletti sarebbe stata difficile per chiunque, e quanto fatto la scorsa stagione è difficilmente ripetibile".
Sul debutto di Natan: "Ha approcciato molto bene, una gara sicura e di personalità. Il Napoli non è stato messo sotto pressione, ne consegue un esordio tranquillo per il brasiliano. Sulla continuità di prestazione di Natan, inoltre, molto dipenderà dalla capacità della squadra di difendere a baricentro alto e della compattezza del reparto".
Sulla reazione di Osimhen alla sostituzione: "Non bene, sicuramente le sostituzioni. Sono reazioni plateali che non fanno altor che mettere alla gogna un allenatore il quale, invece, avrebbe bisogno di supporto. È il frutto del nervosismo di una squadra abituata a meccanismi di un orologio svizzero e che, oggi, non riesce ad applicare quanto richiesto. In un momento del genere, dove la squadra ha tutte le attenzioni rivolte su di sé, una reazione del genere non è certo quel che serve. Non era il momento più adatto. Sono sicuro, però, che una vittoria potrà fare bene alla squadra. Un successo contro Udinese e Lecce potrà rinvigorire lo spirito degli azzurri".
Su Kvaratskhelia e Osimhen: "Molto probabilmente non è un periodo, sia atletico che psicologico, ottimale. Quando le cose non ti vengono come sei abituato a poterle fare si ha un pizzico di nervosismo in più. Il palo, e le diverse occasioni sfumate, hanno contribuito ad alzare la tensione di Osimhen. Lo stesso discorso vale per Kvaratkshelia, abituato a ad incidere in gara con le proprie giocate. È un problema che si estende a tutta la squadra, alle prese con le difficoltà di una stagione lontana dagli automatismi dello scorso anno, in cui tutto sembrava riuscire con semplicità. Non è un problema che riguarda solo gli azzurri, basti pensare alle difficoltà riscontrate dal Milan di Pioli nell’anno successivo al tricolore".
Sulla gara con l'Udinese: "Il Napoli dovrà continuare sulla falsa riga di Bologna, puntando a linee corte ed un pressing costante. L’Udinese, in queste prime uscite di campionato, ha mostrato ottimi meccanismi di gioco. Alla squadra di Sottil sembra mancare soltanto il gol. A tal motivo non sarà una partita semplice, anche se la squadra di Garcia ha soltanto un risultato. Il Napoli, a mio parere, avrà in mano la partita. Gli azzurri dovranno essere bravi ad accorciare quando si perderà il possesso. Sarà fondamentale la marcatura preventiva, chiedendo il supporto degli attaccanti esterni. Una squadra, dunque, compatta. L’essere lunghi potrebbe comportare il rischio di prestarsi alle folate offensive dei bianconeri".
Sugli impegni ravvicinati degli azzurri: "Gli stimoli della Champions sono indiscutibili. Tuttavia, gli impegni europei impediscono di limare quei difetti ed incertezze che, invece, una settimana tipo potrebbe aiutare a risolvere. Giocare la Champions, e fare risultati importanti, potrebbe però portare alla squadra quell’entusiasmo di cui avrebbe bisogno".
Sulle favorite per lo scudetto: "Credo che l’Inter sia la principale candidata, e non per le prime cinque partite. Ad inizio stagione vedevo nei nerazzurri la squadra più completa, e con maggior rabbia per poter aggredire il campionato e conquistare la seconda stella. Anche il percorso europeo ha garantito ai nerazzurri la giusta consapevolezza. Date le difficoltà delle rivali, soltanto l’Inter può perdere questo scudetto".
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