Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

calcionapoli1926 interviste Albertino Bigon: “Diego il migliore al mondo. Scudetto rubato? ll mio pensiero”

interviste

Albertino Bigon: “Diego il migliore al mondo. Scudetto rubato? ll mio pensiero”

Bigon Napoli scudetto
Le parole dell'allenatore del secondo tricolore del Napoli
Sara Ghezzi

Albertino Bigon è uno dei nomi che appartengono alla storia del Napoli. Infatti, è stato il secondo allenatore a vincere il tricolore con la squadra azzurra e ne ha parlato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. A seguire le sue parole.

Albertino Bigon: "Diego il migliore al mondo. Scudetto rubato? ll mio pensiero"

—  

Altri incroci. Bigon gioca con Rivera e allena Maradona. Com’era la vita ai tempi di Dieguito?

«Quel Napoli era uno squadrone e Maradona il migliore del mondo. Quando veniva all’allenamento era eccezionale. Il problema era solo quando. Nel periodo iniziale agli allenamenti non si faceva vedere. Eppure anche quello è stato, con il suo finale polemico e travolgente, un anno felice. Quello dopo no, quello è stato tragico».


C’era un grande Ciro Ferrara. Si diceva che fosse ’anima napoletana del gruppo. È così?

«Ferrara portava in campo la sua giovane saggezza e la sua grande tranquillità, un giocatore esemplare. La fascia l’aveva Maradona, ma il

vero capitano dello scudetto era Ciro».

Uno scudetto avvelenato dalle polemiche…

«L’ avremmo vinto lo stesso, con un punto di vantaggio, anche senza la vittoria a tavolino di Bergamo contro l’Atalanta, visto come è poi andata a Verona per il Milan. Non

Non abbiamo rubato niente. La monetina su Alemao?

Allora c’erano delle regole che potevamo non condividere, ma c’erano e dovevamo rispettarle».

Cosa le è rimasto del Napoli e di Napoli?

«Sono rossonero per Nereo Rocco. Quando lui è passato dal Padova al Milan io sono diventato suo tifoso. Poi nel Milan ci ho giocato e vinto. Il Napoli, però, occupa un posto particolare nel mio cuore. Certo, perché ho allenato e vinto e vissuto bene, ma anche per mio figlio Riccardo che ci ha lavorato come direttore sportivo, ingaggiando giocatori importanti come Cavani, Reina, Callejon, Koulibaly, Albiol, Jorginho e Ghoulam. Fino a Higuain»