Antonio Zappi, presidente dell’AIA, è intervenuto durante Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli ed ha parlato del protocollo Var:


serie a
AIA, Zappi: “Protocollo Var, il futuro sarà il challenge! Vi svelo l’evoluzione”
“Decreto legge per equiparare gli arbitri ai pubblici ufficiali? C’è stato bisogno di modificare il codice penale per venire incontro ad un’esigenza, la questione è stata presa seriamente. Adesso come i sanitari e gli insegnanti anche gli arbitri saranno maggiormente tutelati ed avranno la reclusione in caso di lesioni, a seconda della gravità della cosa. La nuova norma del codice penale sarà applicata in tutte le categorie, questa norma è stata anche pensata soprattutto per le categorie minori o le giovanili dove succedono maggiormente episodi del genere. Gli arbitri cercano di avere un aspetto dialogico, però una collaborazione con i tesserati sarebbe auspicabile. Purtroppo ci sono gli effetti emulativi. I giocatori che protestano, i simulatori possono scatenare la protesta e la degenerazione. Prima di cambiare un protocollo bisogna aspettare, se ci sono criticità poi possono essere cambiate. Il protocollo VAR è uno strumento giovane, le criticità verranno implementate e risolte. C’è l’IFAB, un organismo internazionale, che cerca di aggiornare il protocollo attraverso le segnalazioni delle varie federazioni. Il VAR a chiamata non so quando e se verrà introdotto. Voglio sottolineare una novità: il football video support ci sarà in serie C e nel calcio femminile, con la possibilità di consultare lo strumento tecnologico. Per me il Challenge sarà l’evoluzione naturale di questo protocollo. Cartellino a pagamento come al Mondiale per Club? Utili se possono finanziare protocolli di sensibilizzazione. La sospensione di Salernitana-Samp? Credo sia stata giusta perché non c’erano le condizioni per continuare il match”.
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