1Portiere
Claudio Garella

Claudio Garella

  • Nazionalità:Italia
  • Età:68 (16 maggio 1955)
  • Altezza:1.84 m
  • Peso:80kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

TROFEI VINTI

Serie D
1
1973/74
Serie B
1
1981/82
Serie A
2
1984/85, 1986/87
Coppa Italia
1
1986/87

PROFILO

Tutto su Claudio Garella, storico portiere della SSC Napoli: biografia, carriera e scheda tecnica.

Claudio Garella, la biografia

Claudio Garella è nato il 16 maggio 1955, era sposato con Laura, con la quale aveva avuto due figlie: Claudia e Chantal. Era famoso per la tendenza a parare con ogni parte del corpo, in uno stile poco ortodosso ma efficace, soprattutto nelle uscite basse. Spesso criticato per alcuni grossolani errori, definiti garellate, seppe rispondere agli scetticismi contribuendo con ottime prestazioni allo scudetto vinto dal Verona nel 1985, venendo ribattezzato da lì in avanti con il nomignolo da supereroe Garellik. Gianni Agnelli disse di lui: "Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però!".

Claudio Garella, la carriera

Giovanili ed esordi al Casale e al Novara

Garella crebbe nelle giovanili del Torino, squadra della sua città con cui debuttò in Serie A nel corso del campionato 1972/73 nella gara persa per 1-0 contro il Lanerossi Vicenza, subentrando a Castellini. Seguirono due stagioni con il Casale in Serie D e Serie C con un gol all'attivo segnato su rigore. Nell'estate 1975 passò ancora in prestito al Novara, con cui esordì nel campionato di Serie B.

Lazio e Sampdoria

Fu tesserato dalla Lazio con la quale rimase per due stagioni. Nella prima fu sempre in panchina come riserva di Felice Pulici, mentre l'anno successivo divenne titolare per la prima volta in Serie A, totalizzando 29 presenze. Dopo due prestazioni mediocri contro il Lens nelle coppe europee e contro il Vicenza in campionato, Garella fu contestato dalla tifoseria biancoceleste, che gli affibbiò il soprannome di Paperella. Nell'estate 1978 passò alla Sampdoria, in Serie B, dove militò per tre stagioni, totalizzando in totale 113 presenze e 97 gol subiti.

Verona

In occasione della Serie B 1981/82 passò al Verona, partecipando alla promozione in Serie A nella stessa stagione e, soprattutto, alla storica conquista dello scudetto nella stagione 1984/85, stagione in cui Garella risultò determinante in più partite, specialmente nel match pareggiato per 0-0 all'Olimpico contro la Roma nell'ottobre 1984, in cui mantenne la porta inviolata con una serie di interventi decisivi.

Napoli

Dopo lo scudetto con gli scaligeri, nell'estate del 1985 passò al Napoli. Al primo anno chiuse la stagione al terzo posto. La stagione successiva totalizzò 15 porte inviolate su 29 incontri disputati, che consentirono al Napoli di vincere il primo scudetto della sua storia, il secondo personale per Garella nel giro di tre stagioni. Nello stesso anno fu protagonista di un altro evento storico, ovvero la vittoria della Coppa Italia 1986/87, che consentì al Napoli di vincere in Italia entrambi i titoli nazionali, impresa riuscita all'epoca solo al Grande Torino e alla Juventus. L'annata successiva debutta in Coppa dei Campioni a Madrid nel match del primo turno perso per 2-0 contro il Real. In campionato è titolare inamovibile e chiude la stagione senza subire reti in 14 incontri disputati su 29, ma un calo a fine stagione della squadra non gli consente di vincere il secondo scudetto consecutivo con gli azzurri che terminano il campionato al secondo posto, dopo essere stati primi da inizio campionato fino a tre giornate dalla fine.

Udinese e Avellino

Nell'estate 1988 venne ceduto all'Udinese, in Serie B, con cui ottenne subito la promozione in A, ma nella stagione successiva la squadra friulana non riuscì ad evitare in ritorno in cadetteria. Chiuse la carriera ad Avellino, in Serie B, nel 1990/91,  collezionando soltanto 2 presenze e subendo 2 reti, per un brutto infortunio subito nell'autunno del 1990.

Nazionale

Nonostante la sua militanza in squadre di vertice, non è mai stato convocato in Nazionale, preceduto nelle preferenze dei commissari tecnici da portieri del calibro di Dino Zoff, Ivano Bordon, Giovanni Galli, Franco Tancredi, Walter Zenga e Stefano Tacconi.

Dopo il ritiro

Prima allena a Torino l'U.S.D. Barracuda, squadra di Prima Categoria. Nel 2011 ricopre l'incarico di preparatore dei portieri del Pergocrema. Nella stagione 2012/13 diventa allenatore della squadra giovanile juniores del Cit Turin. Nel settembre 2013 subentra come allenatore della prima squadra del Barracuda, in Prima Categoria. È stato direttore sportivo di una squadra dilettantistica di Pecetto Torinese, in provincia di Torino, militante in Promozione, e successivamente osservatore della Canavese, compagine di Serie D. Nel 2015 è dirigente del Barracuda. È morto il 12 agosto 2022, all'età di 67 anni, in un ospedale di Torino, per complicazioni cardiocircolatorie in seguito ad un intervento al cuore.

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CARRIERA CLUB

StagioneSquadra
Campionato
CompPresReti
Coppe Nazionali
CompPresReti
Coppe Continentali
CompPresReti
Altre Coppe
CompPresReti
Totali
PresReti
1972/73TorinoA1010
1973/74CasaleD34-1634-16
1974/75CasaleC34-27, 134-27
1975/76NovaraB38-29CI4-642-35
1976/77LazioA00
1977/78LazioA29-36CI2-3CU4-7I6-1041-56
1978/79SampdoriaB38-39CI4-542-44
1979/80SampdoriaB38-27CI4-542-32
1980/81SampdoriaB37-31CI4-341-34
1981/82VeronaB30-24CI4-334-27
1982/83VeronaA29-30CI12-1641-46
1983/84VeronaA30-35CI13-9CU4-447-48
1984/85VeronaA30-19CI5-335-22
1985/86NapoliA30-21CI5-235-23
1986/87NapoliA29-20CI9-3CU2-140-24
1987/88NapoliA28-25CI9-9CC2-339-37
1988/89UdineseB35-23CI8-943-32
1989/90UdineseA28-39CI1029-39
1990/91AvellinoB2-22-2

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