2Difensore
ciro ferrara

Ciro Ferrara

  • Nazionalità:Italia
  • Età:57 (11 febbraio 1967)
  • Altezza:1.80 m
  • Peso:90kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

TROFEI VINTI

Serie A
7
1986/87, 1989/90, 1994/95, 1996/97, 1997/98, 2001/02, 2002/03
Coppa Italia
2
1986/87, 1994/95
Super Coppa Italiana
5
1990, 1995, 1997, 2002, 2003
Coppa Uefa
1
1988/89
Champions League
1
1995/96
Coppa Intercontinentale
1
1996
Super Coppa Europea
1
1996

PROFILO

Tutto su Ciro Ferrara, storico difensore della SSC Napoli e della Nazionale italiana: biografia, carriera e scheda tecnica.

Ciro Ferrara, la biografia

Ciro Ferrara nato a Napoli l'11 febbraio 1967, nel quartiere Posillipo. Esiste un altro calciatore nato nella stessa città, nello stesso anno (il 7 agosto) e con lo stesso nome e cognome, che ha fatto parte della rosa del Napoli nella stagione 1985/86; essendo all'epoca entrambi nella stessa squadra, per differenziarli venivano chiamati per soprannome: al più anziano dei due toccò il nomignolo Stielike, con riferimento all'ex difensore della Germania Ovest noto per il suo energico stile di gioco. Si trova al 16º posto nella classifica di presenze nella massima serie italiana. Con Giancarlo De Sisti e Luciano Castellini, inoltre, è uno dei tre calciatori ad aver collezionato almeno 200 presenze in Serie A con due differenti squadre.

Ciro Ferrara, la carriera

Giovanili e Napoli

A 14 anni fece il suo primo provino per il Salvator Rosa, squadra del quartiere napoletano del Vomero, grazie all'accordo che il presidente strappò ai suoi genitori: un giorno di allenamento in meno rispetto agli altri per avere più tempo da dedicare allo studio. La stagione successiva fu ceduto alla Grumese che tuttavia lasciò dopo un solo allenamento per la troppa lontananza da casa. Quindi, dopo un provino con il Napoli, entrò negli Allievi B e successivamente negli Allievi A del club azzurro. Per la vittoria dello scudetto di categoria, la squadra di Ferrara verrà premiata dal numero dieci della prima squadra, Diego Armando Maradona, nel corso della sua presentazione allo stadio San Paolo il 5 luglio 1984; come premio, a sorpresa Ferrara verrà poi convocato, insieme ad alcuni compagni degli Allievi, per il ritiro precampionato della prima squadra a Castel del Piano. Costretto momentaneamente in carrozzella dalla sindrome di Osgood-Schlatter, una volta ripresosi poté esordire in Serie A con la maglia azzurra il 5 maggio 1985, nel match pareggiato per 0-0 al San Paolo contro la Juventus. Nella stagione 1986-87 vinse i suoi primi trofei: lo scudetto e la Coppa Italia. Nel 1988/89 il Napoli vinse il suo primo trofeo europeo, la Coppa UEFA, battendo in finale lo Stoccarda: nella finale di ritorno Ferrara segnò il gol momentaneo del 2-1. Dopo due secondi posti consecutivi in campionato, Ferrara vinse da protagonista un altro scudetto nel 1989/90, seguìto dalla Supercoppa italiana conquistata contro la Juventus. Nel 1991, dopo la cessione di Diego Armando Maradona, divenne capitano del Napoli, suffragando il suo status di bandiera del club, molto apprezzata dalla tifoseria. In dieci stagioni vestì la maglia azzurra 323 volte: 247 presenze in Serie A e 12 gol, 47 in Coppa Italia con due segnature e una in Supercoppa italiana, 28 presenze nelle coppe europee e un gol.

Juventus

Nell'estate del 1994 viene ceduto alla Juventus 9,4 miliardi di lire, dove ritrova Marcello Lippi il quale già lo aveva allenato a Napoli. Contribuisce con un rendimento eccellente alla vittoria dello scudetto, il terzo della sua carriera, e della Coppa Italia, la seconda per lui. L'anno successivo vinse ai rigori la Champions League, allo Stadio Olimpico di Roma contro l'Ajax di van Gaal, realizzando il primo rigore per la Juventus. A Torino vinse sei campionati (ridotti a cinque dopo la revoca dello scudetto del 2004/05), una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League, una Supercoppa Europea, una Coppa Intertoto e una Coppa Intercontinentale. Oltre a quella vinta nel 1996, ha disputato altre tre finali di Champions League: nel 1997 contro il Borussia Dortmund, nel 1998 contro il Real Madrid e nel 2003 contro il Milan. Il 15 maggio 2005, a 38 anni, gioca la sua ultima partita ufficiale, contro il Parma allo Stadio delle Alpi. Si ritira al termine di quella stagione, vantando in tutto 500 partite in Serie A nel corso di 21 stagioni consecutive. Con la maglia bianconera ha giocato in totale 358 incontri: 253 partite in Serie A (più uno spareggio per l'accesso alle coppe europee) segnando 15 gol; 26 in Coppa Italia; e 3 finali di Supercoppa, con 2 reti; 74 incontri europei con 3 centri e una presenza nella Coppa Intercontinentale.

La Nazionale

Dopo aver totalizzato 6 presenze in Under-21, esordì nella Nazionale maggiore il 10 giugno 1987, a 20 anni, nell'amichevole Italia-Argentina vinta per 3-1. Venne convocato dal CT Azeglio Vicini per l'Europeo 1988, che vide l'Italia semifinalista, e per il Mondiale 1990, che vide gli azzurri padroni di casa giungere al terzo posto. Ferrara venne impiegato nella vittoriosa finale per il terzo posto contro l'Inghilterra per 2-1. Le due competizioni furono inframmezzate dalla partecipazione con la nazionale olimpica ai Giochi di Seul 1988, chiusi dagli Azzurri al quarto posto. Ciro Ferrara si affermò come titolare durante le qualificazioni all'Europeo 1996, ma si infortunò prima dell'inizio della fase finale, venendo sostituito dall'esordiente Alessandro Nesta. Sotto la guida di Cesare Maldini, successore di Sacchi, prese parte alle qualificazioni per il Mondiale 1998, ma dovette saltare anche quest'ultima manifestazione per via di un altro infortunio; al suo posto fu convocato il rientrante Bergomi. Il 23 febbraio 2000 scese in campo con la fascia da capitano degli Azzurri nell'amichevole vinta 1-0 contro la Svezia. A 33 anni venne convocato dal CT Dino Zoff per l'Europeo 2000 chiuso dall'Italia al secondo posto, e dove nella sfida della fase a gironi contro la Svezia giocò l'ultima delle sue 49 gare in Nazionale.

Dopo il ritiro

Nel 2005, subito dopo il suo ritiro, Ciro Ferrara è entrato nello staff della Nazionale da collaboratore tecnico del CT Marcello Lippi, partecipando alla vittoria del Mondiale 2006. Successivamente torna alla Juventus da responsabile del settore giovanile ed è commentatore televisivo per Sky Sport. A maggio 2005, sempre insieme a Cannavaro, ha creato la Fondazione Cannavaro-Ferrara, associazione di volontariato che si occupa dei bambini disagiati dei quartieri napoletani. Il 26 giugno 2008, col ritorno di Lippi sulla panchina azzurra, torna a ricoprire il ruolo di collaboratore tecnico, senza lasciare le responsabilità del settore giovanile bianconero. Il 18 maggio 2009, in seguito alla sua nomina di allenatore della Juventus dopo l'esonero di Claudio Ranieri, lascia l'incarico in Nazionale. Fa il suo esordio sulla panchina bianconera il 24 maggio con la vittoria per 0-3 a Siena, interrompendo la striscia negativa che non vedeva vincere la Juventus da 64 giorni e conquistando la qualificazione diretta alla fase a gironi della successiva Champions League. La settimana seguente, con la vittoria per 2-0 in casa sulla Lazio, la squadra raggiunge il secondo posto finale. Il 5 giugno 2009, dopo aver lasciato l'incarico in nazionale, è confermato allenatore della Juventus. La stagione seguente inizia con quattro vittorie consecutive in campionato, ma la squadra accusa presto segni di cedimento, e scivola in una fase negativa che culmina con l'eliminazione dalla Champions League e conseguente retrocessione in Europa League. Nonostante la vittoria 2-1 nel derby d'Italia di dicembre, la crisi di risultati prosegue anche nelle settimane seguenti; il 29 gennaio 2010, all'indomani dell'eliminazione in Coppa Italia per mano dell'Inter, Ferrara è esonerato e sostituito da Alberto Zaccheroni. Il 22 ottobre 2010 diventa allenatore dell'Italia Under-21, sostituendo Pierluigi Casiraghi. Il 17 novembre seguente esordisce battendo in amichevole la Turchia 2-1 allo stadio comunale di Fermo. Siede per l'ultima volta sulla panchina dell'Under-21 il 4 giugno 2012, in Irlanda-Italia 2-2, lasciando poi l'incarico a Devis Mangia. In totale colleziona 19 gare (12 vittorie, 6 pareggi, 1 sconfitta). Il 1º luglio 2012 firma con la Sampdoria. Esordisce il 27 agosto nel campionato di Serie A, vincendo col Milan a San Siro ed eliminando il punto di penalità inflitto dal giudice sportivo alla squadra.  Dopo altre due vittorie e due pareggi, a partire dalla sesta giornata, la squadra inizia una serie di sconfitte consecutive: quella col Palermo alla dodicesima giornata è la settima consecutiva e la prima con due gol di scarto (le sei precedenti erano sconfitte di misura), determinando il record negativo per la squadra per quanto riguarda la massima serie. Lo stesso Ferrara dichiara, al termine della gara, di avere la totale colpa ma di non volersi dimettere. La serie negativa finisce con la vittoria 3-1 sul Genoa nel derby, il primo in carriera. Il 17 dicembre, dopo la nona sconfitta subita (7 consecutive) col Catania 3-1 e con la squadra classificata al 15º posto, è esonerato e sostituito da Delio Rossi. Nella sua permanenza nella panchina blucerchiata, ha ottenuto in totale 18 punti (-1 a causa della penalizzazione), frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. Il 5 luglio 2016 torna ad allenare firmando per il Wuhan Zall, club della seconda divisione cinese. Subentra con la squadra al tredicesimo posto nella classifica, portandola alla sesta piazza finale. La stagione seguente, causa un avvio stentato (un punto nelle prime due giornate), viene esonerato. Nel 2020 pubblica il libro Ho visto Diego e dico 'o vero, con prefazione dell'amico ed ex compagno di squadra Diego Armando Maradona. Nel 2021 diventa opinionista per Dazn.

Altri trofei

  • Campionato Allievi Nazionali: 1 (1983/84)
  • Coppa Intertoto: 1 (1999)
  • Campionato mondiale militare: 1 (1987)
  • CARRIERA CLUB

    StagioneSquadra
    Campionato
    CompPresReti
    Coppe Nazionali
    CompPresReti
    Coppe Continentali
    CompPresReti
    Altre Coppe
    CompPresReti
    Totali
    PresReti
    1984/85NapoliA2020
    1985/86NapoliA140CI10150
    1986/87NapoliA282CI80CU20382
    1987/88NapoliA231CI70CC20321
    1988/89NapoliA270CI80CU121471
    1989/90NapoliA330CI60CU60450
    1990/91NapoliA292CI82CC30SI10414
    1991/92NapoliA321CI20341
    1992/93NapoliA314CI50CU30394
    1993/94NapoliA282282
    1994/95JuventusA331CI70CU91492
    1995/96JuventusA313CI10UCL90SI10423
    1996/97JuventusA324CI30UCL110SU+CInt31495
    1997/98JuventusA171CI20UCL50SI10251
    1998/99JuventusA190CI21UCL30241
    1999/00JuventusA311CI10Int+CU90411
    2000/01JuventusA231CI10UCL60301
    2001/02JuventusA223CI41UCL40304
    2002/03JuventusA250UCL121371
    2003/04JuventusA171CI40UCL40SI10261
    2004/05JuventusA40CI1050
    Redazione