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Premier, il City batte il Crystal Palace e va provvisoriamente in testa

Premier, il City batte il Crystal Palace e va provvisoriamente in testa

ROMA – Il Manchester City vola provvisoriamente in testa alla classifica di Premier League, forte del 2-0 rifilato, in trasferta, ad un Crystal Palace mai in partita. Mattatore di giornata, Raheem Sterling, autore di una doppietta e di una...

Redazione

ROMA - Il Manchester City vola provvisoriamente in testa alla classifica di Premier League, forte del 2-0 rifilato, in trasferta, ad un Crystal Palace mai in partita. Mattatore di giornata, Raheem Sterling, autore di una doppietta e di una serie di giocate di categoria superiore. Il tabellino, così come lo score del 24enne inglese, sarebbero potuti essere molto più ricchi. I ragazzi di Guardiola premono sull'acceleratore sin da subito, nonostante qualche piccola modifica nell'undici iniziale messa a punto dal tecnico spagnolo rispetto al derby di Champions col Tottenham (fuori Otamendi, Delph, Fernandinho e Mahrez), ed è proprio l'esterno di origine giamaicana a spaventare Guaita dopo pochi minuti (10): gliene servono altri cinque per correggere la mira e portare in vantaggio i 'Citizens', con una sassata di destro sul primo palo. Gli ospiti tengono il pallino del gioco in mano e danno la sensazione di poter affondare quando vogliono, gli 'Eagles' non mutano il proprio atteggiamento e continuano a difendersi, col solo obiettivo di restare in partita. Aguero, De Bruyne (due volte) e Mendy provano a chiudere i conti, solo Zaha cerca di dar vita ad una reazione del Palace, ma il primo tempo non muta più nel risultato. Nella ripresa, invece, i ragazzi di Roy Hodgson pagano a caro prezzo le energie spese nei primi 45' per chiudere, raddoppiare e tamponare, mentre il City, pur col freno a mano tirato, produce occasioni in serie: quella al 63', finalizzata ancora da Sterling, sembra chiudere il match, clamorosamente riaperto all'81' da Milivojevic con una punizione magistrale. Non c'è più tempo per cambiare le sorti dell'incontro, ce n'è abbastanza invece per Gabriel Jesus, in campo da un quarto d'ora, per siglare il tris.

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