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Il mondo del calcio piange la morte di Gordon Banks

Il mondo del calcio piange la morte di Gordon Banks

LONDRA – Gordon Banks, portiere della nazionale inglese campione del mondo nel 1966, è morto all’età di 81 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. La notizia è stata data da tutti i media britannici, che lo...

Redazione

LONDRA - Gordon Banks, portiere della nazionale inglese campione del mondo nel 1966, è morto all’età di 81 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. La notizia è stata data da tutti i media britannici, che lo hanno ricordato come un eroe, colui che ha difeso i pali della nazionale nell'unica volta in cui l’Inghilterra è salita sul tetto del mondo.

IN CAMPO – Gordon Banks è stato considerato il secondo più grande portiere della storia del calcio alle spalle di Yascin e prima di Dino Zoff. Ha vissuto gran parte della propria carriera tra Leicester, con cui ha collezionato 293 presenze e Stoke City (194). Il momento più alto della sua carriera lo ha vissuto però ai Mondiali giocati in casa nel 1966, quando l’Inghilterra alzò al cielo di Wembley la Coppa del Mondo battendo 4-2 la Germania Ovest. Ha indossato la maglia numero uno della nazionale per 73 volte e detiene tuttora il record di imbattibilità: 721 minuti. La sua carriera, però, terminò anzitempo a causa di un incidente automobilistico che lo rese cieco da un occhio.

QUELL’INTERVENTO PRODOGIOSO SU PELÈ– Banks rimase nella storia anche per aver sfoderato una delle maggiori prodezze mai viste nella storia del calcio tra i pali, quella che è stata definita come "la parate del secolo". Ai Mondiali di Messico ’70, infatti, il portiere della nazionale inglese volò da un palo all’altro, compiendo un intervento prodigioso su un colpo di testa di Pelè, un altro che ha scritto diverse pagine di questo meraviglioso sport. “Mentre mi alzavo da terra - ricordò Banks in seguito - Pelé si avvicinò a me e mi diede una pacca sulla spalla. 'Pensavo fosse gol', mi disse, risposi: 'anch'io'". Oggi non solo l’Ighilterra ma tutto il mondo del calcio piange la sua morte e tra un ricordo e un altro la domanda è sempre la stessa: come fece a parare quel colpo di testa? Corriere dello Sport.