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Infantino: “Superlega? Il calcio è di tutti. E i Mondiali ogni due anni…”

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"La riflessione può anche essere ribaltata: è giusto che ci sia il Mondiale ogni 4 anni? Perché effettivamente se l’Italia non dovesse qualificarsi per Qatar 2022 resterebbe senza Mondiale per ben 12 anni"

Giuseppe Canetti

Gianni Infantino, presidente della FIFA, intervenuto a margine della giornata-evento in ricordo di Paolo Rossi organizzata dal Museo della Fifa a Zurigo, ha espresso la propria opinione sul tema "Mondiali ogni due anni", sulla Superlega e sul problematiche legate al Covid. Di seguito le dichiarazioni.

Le parole di Gianni Infantino

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Sul Mondiale ogni due anni

"Il 20 dicembre avremo un summit con tutte e duecento le federazioni mondiali. La proposta non è solamente il Mondiale ogni due anni, ma si parla anche di calcio femminile e di giovanili, del calendario internazionale e delle interruzioni dei campionati. E’ un tema ovviamente che va discusso: siamo in piena fase di consultazione, ci sono pareri contrari, ci sono pareri favorevoli, dipenda da che parte si guarda. Quello che faremo sarà presentare delle idee e anche gli aspetti economici, cosa che finora non abbiamo fatto, per dimostrare quale può essere l’impatto positivo dell’organizzazione di un nuovo calendario internazionale, di un Mondiale più frequente continuando la discussione e prendendo i commenti di tutti per migliorare il calcio e renderlo maggiormente inclusivo".

"La riflessione può anche essere ribaltata: è giusto che ci sia il Mondiale ogni 4 anni? Perché effettivamente se l’Italia non dovesse qualificarsi per Qatar 2022 resterebbe senza Mondiale per ben 12 anni: non penso che sia molto positivo per un Paese di calcio come l’Italia. Poi ovviamente uno può guardare ai format, alle qualificazioni: chi ha centrato l’accesso alla competizione lo ha meritato nel proprio percorso di qualificazione, quelli che si qualificheranno ai playoff, che sia l’Italia o il Portogallo o chiunque altro, lo avrà meritato. Ai playoff le regole si conoscono già da prima".

"E poi c’è da dire che in Europa, di 32 Nazionali che partecipano alle qualificazioni, sono 13 a qualificarsi, negli altri continenti sono molte meno. Se si lamentano negli altri continenti evidentemente è perché hanno qualcosa da ridire. Adesso i playoff saranno molto duri per l’Italia, ma anche per gli altri: da presidente della Fifa posso solo dire: vinca il migliore. In ogni caso sono sicuro che il Mondiale in Qatar sarà un grande successo. Le emozioni che abbiamo rivissuto ripercorrendo le grandi imprese del passato, le partite storiche come Italia-Brasile del 1982, solo una cosa ci fanno capire: che sono solo i Mondiali ad accenderle".

Sulla Superlega

"Oggi sappiamo che il calcio sta andando verso una sorta di disuguaglianza, verso un gruppo sempre più piccolo di élite, sia a livello di club sia a livello di Nazionali. Il ruolo della Fifa deve essere quello di globalizzare e mondializzare il calcio. Vedremo cosa si può fare in questo senso: continuiamo a parlarne, continueremo a farlo anche dopo il 20 di dicembre".

Sul Covid

"Ovviamente la situazione globale della pandemia è complessa in questo momento, però diciamo che i report che abbiamo a livello internazionale, con le vaccinazioni in atto, ci rendono ottimisti per i prossimi mesi. Io sono convinto che il prossimo Mondiale, che si terrà a novembre e dicembre in Qatar, sarà veramente il primo grande evento internazionale e mondiale con una grande affluenza di pubblico. Speriamo che sia così, siamo ottimisti, sono già stati fatti dei progressi enormi a livello medico nella lotta al Covid, se i progressi continueranno sono convinto che potremo festeggiare tutti insieme".