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FIFA, Infantino si schiera contro il razzismo: il comunicato

Infantino

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, si è schierato contro il razzismo: le sue parole in un comunicato

Maria Ferriero

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino,  ha espresso le sue considerazioni sul razzismo nel calcio. Il caso che ha scatenato la sua reazione è legata a quanto accaduto in occasione di Bulgaria-Inghilterra. Nel dettaglio, i tifosi dei padroni di casa hanno rivolto cori razzisti verso sei calciatori inglesi.

La reazione in campo

Durante il primo tempo, l'arbitro del match si è deciso per ben due volte ad interrompere la gara e minacciare i tifosi di sospenderla definitivamente. Durante l'intervallo. gli stessi giocati bulgari si sono rivolti ai propri sostenitori e li hanno invitati a non assumere più un tale comportamento. Solo queste scelte hanno permesso, poi, alla sfida di proseguire e concludersi senza ulteriori problemi.

Il comunicato del presidente Infantino

"Tante volte diciamo che non c'è posto per il razzismo nel calcio, ma tuttavia affrontiamo ancora sfide per affrontare questo problema nel nostro sport, come facciamo nella società. Avremo bisogno del sostegno delle autorità pubbliche per aiutarci a identificare e punire i colpevoli, ma probabilmente dovremo anche pensare in modo più ampio a cosa possiamo fare per risolvere questo problema. Quando abbiamo proposto la procedura in tre fasi nel 2009, quando ero alla UEFA, e poi abbiamo reso i regolamenti ancora più severi qualche anno dopo, non avremmo potuto immaginare che così poco dopo avremmo dovuto pensare di nuovo a come combattere questo antipatico malattia che sembra peggiorare ancora in alcune parti del mondo.

Chiedo a tutti gli organi di governo del calcio di unirsi a noi e di pensare insieme a modi nuovi, più forti ed efficaci per sradicare il razzismo nel calcio. Come punto di partenza, suggerisco a tutti gli organizzatori di competizioni di mettere in atto regolamenti che prevedono divieti di vita dagli stadi per coloro che sono ritenuti colpevoli di comportamento razzista durante una partita di calcio. La FIFA può quindi applicare tali divieti a livello mondiale".