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Chelsea, Willian: “Molti calciatori non vogliono ripartire. La sicurezza è la cosa più importante”

Chelsea Willian (Getty Images)

Ai microfoni del quotidiano inglese Mirror ha parlato il calciatore brasiliano del Chelsea Willian. Parole di preoccupazione le sue, rivolte al nuovo inizio della Premier League, fissato per i primi di giugno. A quanto pare il brasiliano non è il...

Mattia Fele

Ai microfoni del quotidiano inglese Mirror ha parlato il calciatore brasiliano del Chelsea Willian. Parole di preoccupazione le sue, rivolte al nuovo inizio della Premier League, fissato per i primi di giugno. A quanto pare il brasiliano non è il solo in Inghilterra ad essere preoccupato: pare infatti ci siano molti calciatori ancora preoccupati per un eventuale contagio da Coronavirus, o comunque incerti riguardo alla reale attuabilità - e funzionalità - del protocollo di sicurezza. Gli allenamenti comunque riprenderanno a breve e i calciatori proveranno a farsi trovare pronti in caso di semaforo verde e quindi ripartenza.

Parla Willian

Chelsea Willian (Getty Images)

"Per quel che so molti calciatori, anzi direi la maggior parte di questi, non vogliono riprendere la Premier League adesso. Ogni giocatore in cuor suo vuole giocare, è la nostra natura, ciò che amiamo ci manca. Però deve essere fatto nel rispetto e nella sicurezza di ognuno di noi. Altrimenti non si può fare. Cerchiamo solo questo, viene prima la nostra salute, poi tutto il resto. Per ora neanche si sa quando potremo finalmente allenarci tutti insieme, ma nei prossimi giorni lo sapremo. Da due settimane io sono a Londra mentre la mia famiglia è in Brasile. Credo di aver fatto la cosa migliore per salvaguardare la loro sicurezza."

Nel frattempo, in Italia la situazione è ancora in stallo. Da poco la FIGC ha comunicato la sospensione di tutti i campionati fino al 14 giugno, lasciando intendere quindi che ci sarà la possibilità di ripartire proprio successivamente a quella data. A breve, una volta effettuati tutti i controlli, si proseguirà con gli allenamenti in gruppo. Si accende anche negli show televisivi intanto il dibattito riguardo al ritiro e al protocollo sanitario di sicurezza che dovrebbe tutelare i calciatori.