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Chelsea, Sarri: «Non ho attaccato i miei giocatori, bisogna cambiare mentalità»

Chelsea, Sarri: «Non ho attaccato i miei giocatori, bisogna cambiare mentalità»

ROMA – La sconfitta 4-0 sul campo del Bournemouth ha lasciato strascichi pesanti nella stagione di Maurizio Sarri al Chelsea. La gara di domani in casa contro l'Huddersfield, ultimo in classifica con 2 vittorie in 24 turni, è una...

Redazione

ROMA - La sconfitta 4-0 sul campo del Bournemouth ha lasciato strascichi pesanti nella stagione di Maurizio Sarri al Chelsea. La gara di domani in casa contro l'Huddersfield, ultimo in classifica con 2 vittorie in 24 turni, è una buccia di banana sulla quale l'allenatore italiano non può permettersi di scivolare. Dopo l'umiliazione del Vitality Stadium, Maurizio Sarri ha parlato a lungo con i suoi giocatori negli spogliatoi: «Non è vero che li ho attaccati - ha spiegato in conferenza stampa -, ho parlato con loro perché avevo bisogno che capissero. Poi sono andato a casa subito perché volevo rivedere la partita, non ci sono state altre ragioni. Ho detto che forse non ero in grado di motivarli. Se ci fossero dei problemi mentali potrebbero essere dei giocatori, dello staff tecnico o del club. Ci deve essere qualcosa che stiamo facendo in maniera sbagliata, e parlo in primo luogo dello staff. Fa parte del mio lavoro provare a cambiare mentalità».

NESSUN PIANO B - Quando gli chiedono se ha in mente un piano B, Sarri replica: «Perché? Voglio fare molto bene il piano A. Non voglio cambiare qualcosa che ora non sta funzionando. Voglio vedere giocare bene e poi se mai cambiare qualcosa. Il Barcellona 10 anni fa vinceva tutto perché giocava bene il suo calcio. Io voglio giocare il mio calcio. Più difficile del previsto? Sì probabilmente sì, sapevo che il livello era molto alto. Questa squadra giocava un altro calcio e ha vinto con un altro calcio». Poi riferendosi ai momenti di difficoltà in passato di Jurgen Klopp, Mauricio Pochettino e Pep Guardiola ha aggiunto: «Le società sono state molto pazienti, bisogna lavorare per cambiare mentalità e andare avanti. Per me la situazione è molto chiara». Corriere dello Sport.