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Carraro: “SuperLega? Nel 1996 ci fu una proposta simile. I tifosi hanno fatto capire che il risultato non è importante”

MILAN, ITALY - APRIL 30:  Franco Carraro attends the 72nd AIPS Congress on April 30, 2009 in Milan, Italy.  (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, è intervenuto Franco Carraro, ex presidente di Lega e Figc che ha parlato della SuperLega. Di seguito le sue dichiarazioni. Carraro sulla SuperLega “SuperLega? Voglio fare...

Giovanni Montuori

A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, è intervenuto Franco Carraro, ex presidente di Lega e Figc che ha parlato della SuperLega. Di seguito le sue dichiarazioni.

Carraro sulla SuperLega

"SuperLega? Voglio fare una premessa: questa vicenda dobbiamo una cera gratitudine perché almeno per 48 ore si è parlato più di questo che del Covid. A parte gli scherzi, credo che è importante tenere in considerazione che questo progetto è stato ideato già nel 1996, in cui ci fu una proposta simile che diede vita al cambio della formula della Champions League. Tutti dicono che il Mondo cambierà dopo il Covid e penso che anche il calcio cambierà.

La cosa positiva di queste giornate è questa: i tifosi hanno fatto capire con chiarezza che le competizioni del calcio sono delle manifestazioni sportive dove il risultato è la cosa decisiva. Hanno reagito così anche per difendere i campionati nazionali. L'aspetto primario della Superlega sarebbe stato quello di ridurre il valore dei campionati nazionali. Essi sono un patrimonio e non vanno sottovalutati. Durante la settimana poi si fanno le coppe internazionali che devono basarsi sui risultati dei campionati nazionali, poi sul resto fanno quello che vogliono. I due principi sono: campionati nazionali che fungono da passaporto per le competizioni internazionali. Se si fosse realizzata la SuperLega, il campionato italiano sarebbe diventato inutile. E' difficile pensare che l'Inter perda lo Scudetto ora, quindi le altre non avrebbero avuto stimoli a giocare.

La UEFA ha perso completamente la battaglia inaugurata 12 anni fa con il fair play finanziario: ha messo in vita un meccanismo in cui nessuno ha ancora capito nulla. Rispetto a 12 anni fa gli stipendi sono aumentati e anche i debiti sono aumenti. Bisogna quindi ridiscutere il fair play finanziario. Non si può reggere più un sistema del genere. Dopo fatto questo si potrebbe fare un maxi prestito per riuscire a sanare i conti di qualcuno.

La globalizzazione che ha toccato anche il calcio con tanti aspetti positivi ha cambiato diversi parametri. Il calcio ha sempre avuto l'abitudine di spendere più di quanto incassava, ma ora le cifre stanno diventando incontrollabili. Nei tempi in cui io ero presidente del Milan negli anni '60, il giocatore più pagato non arrivava ai 35 milioni all'anno di lire. La Fiat penso guadagnasse 700 milioni all'anno. Adesso molti calciatori guadagnano 20 volte rispetto ad un super manager”.