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Barcellona, il club si difende: “Mai pagato nessuno per criticare Messi. È polemica in Spagna

Barcellona, il club si difende: “Mai pagato nessuno per criticare Messi. È polemica in Spagna

Il Barcellona, attraverso il proprio sito ufficiale, ha reso noto la sua posizione sulle ultime notizie trapelate. Stando alla radio spagnola, Cadena Ser, il club avrebbe pagato una società privata per ledere l’immagine di alcuni...

Armando Inneguale

Il Barcellona, attraverso il proprio sito ufficiale, ha reso noto la sua posizione sulle ultime notizie trapelate. Stando alla radio spagnola, Cadena Ser, il club avrebbe pagato una società privata per ledere l'immagine di alcuni calciatori. Di seguito quanto riferisce in merito l'ANSA.

LA POSIZIONE DEL BARCELLONA

Barcellona, il club si difende: “Mai pagato nessuno per criticare Messi. È polemica in Spagna

 

"(ANSA-AFP) - MADRID, 17 FEB - Il Barcellona nega di aver assunto una società privata, I3 Ventures, per migliorare l'immagine del presidente Josep Maria Bartomeu. In una nota il Barcellona smentisce "di essersi abbonato a servizi collegati ad account di social media che hanno trasmesso messaggi negativi o diffamatori a qualsiasi persona, entità o organizzazione che è o è stata collegata al club". La radio spagnola Cadena Ser ha accusato la società catalana di aver pagato un milione di euro in sei fatture separate alla società I3 Ventures per assicurarsi i suoi servizi, un importo inferiore alla soglia che richiede il voto dei sostenitori-azionisti del club".

LA SITUAZIONE

"La stampa spagnola ha pubblicato schermate di messaggi risalenti fino al 2017. Ledono l'immagine dei giocatori, ad esempio contro la presunta lentezza di Lionel Messi nel rinnovare il suo contratto. O anche contro gli affari personali di Gerard Piqué, coinvolto nell'organizzazione della nuova Coppa Davis. Ma la società catalana sostiene che "I3 Ventures, che lavora per il club, non è in alcun caso collegato a questi pagamenti. Se fosse dimostrato che esiste una relazione del genere, il club risolverà immediatamente il suo contratto e intraprenderà azioni legali a difesa dei propri legittimi interessi".