Vittoria preziosa per il Napoli, che soffre ma supera la Spal con una rete di Albiol.
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Serie A: al Napoli basta Albiol contro la Spal, la Fiorentina beffa il Milan con Chiesa
Vittoria preziosa per il Napoli, che soffre ma supera la Spal con una rete di Albiol. NAPOLI-SPAL 1-0 – In vista delle prossime sfide ravvicinate (mercoledì 26 a San Siro con l'Inter e poi sabato 29 con il Bologna) Ancelotti fa...
NAPOLI-SPAL 1-0 - In vista delle prossime sfide ravvicinate (mercoledì 26 a San Siro con l'Inter e poi sabato 29 con il Bologna) Ancelotti fa turnover ma al San Paolo quasi non se ne aggorgono in una stagione in cui l'unico titolarissimo rimasto è Koulibaly. Otto i cambi rispetto alla vittoriosa trasferta di Cagliari: al fianco del senegalese in difesa c'è Maksimovic con Hysaj a destra mentre sulla corsia mancina viene confermato Ghoulam; in mediana riecco capitan Hamsik in coppia con Rog e sugli esterni ci sono il rientrante Callejon e il confermato Zielinski mentre in attacco si riforma il tandem Insigne-Mertens e in porta tocca invece all'ex di turno Meret. Sull'altro fronte Semploci - reduce dal deludente pareggio interno contro il Chievo e orfano dell'infortunato Missiroli - conferma il 3-5-2 ma cambia diversi interpreti: in regia c'è Valdifiori mentre in difesa Djourou prende il posto di Vicar e davanti Paloschi viene preferito a Petagna per affiancare Antenucci. Il Napoli parte bene e spaventa Gomis già al 7', quando Callejon pesca in area Rog che grazie però il portiere ospite. Quattro minuti dopo scatto di Zielinski sulla destra e servizio per Mertens il cui tiro viene respinto da Cionek sui piedi di Insigne, che non fallisce il tap-in ma vede poi annullarsi il gol per posizione di fuorigioco. La Spal si difende con ordine e non portano frutti i tentativi dalla distanza dei cari Rog, Insigne e Zielinski. Con il riposo ormai alle porte ci pensa allora Albiol a sprigionare l'urlo del San Paolo: corner calciato da Mertens e stacco imperioso del difensore spagnolo, che di testa spedisce il pallone in porta sul secondo palo. Dall'intervallo rientra in campo una Spal più coraggiosa ma Meret fa buona guardia prima su Vicari e poi su Lazzari, mentre al 69' Koulibaly va a un passo dal raddoppio sfiorando il palo con un colpo di testa. Alla squadra di Ancelotti (che nel frattempo inserisce Fabian Ruiz per Rog e Luperto per Ghoulam) serve il colpo del ko ma Mertens grazia i ferraresi all'82', quando colpisce il palo dopo un bello scambio con Insigne e il dribbling su Gomis. Un legno, quello del belga poi sostituito (all'83' dentro Diawara) che rischia di costare molto caro al Napoli, salvato due volte da Meret nel recupero: prima al 91' su conclusione di Paloschi e poi al 93' su colpo di testa di Fares mettendo così la sua firma sul quarto successo conseucutivo degli azzurri in campionato.
MILAN-FIORENTINA 0-1 - Gattuso rispolvera l 4-3-3 e reinventa la mediana a causa della squalifica di Kessié e Bakayoko: Calabria e Calhanoglu mezzali con José Mauri centrale, davanti a Donnarumma Abate e Rodriguez sono i terzini con Zapata-Romagnoli coppia centrale mentre davanti, ai lati di Higuain, tocca a Suso e a Castillejo. Modulo speculare per i viola di Pioli, che ritrova il terzino sinistro Milenkovic e il regista Veretout e davanti schiera il tridente Chiesa-Simeone-Mirallas. Nel primo tempo è il Diavolo a fare meglio, con Calhanoglu che prima impegna Lafont (3') e poi calcia fuori dopo un bello scambio con Suso (18'). Il giovane portiere viola sale poi in cattedra rispondendo in tuffo a Rodriguez (30') mentre nel finale cè Milenkovic a respingere sulla linea la conclusione mancina dell'ispirato Calhanoglu. Il copione non sembra cambiare nella ripresa e al 58' è ancora Lafont protagonista sul colpo di testa di Higuain. Il gol rossonero sembra nell'aria e arriva invece quello della Fiorentina: è il 73' quando Chiesa prende palla sulla sinistra, si accentra e lascia poi partire un destro che supera Donnarumma sul palo più lontano. Il Milan accusa il colpo e prova a gettarsi in avanti, ma lo fa con poca lucidità e alla fine è la Fiorentina a fare festa, con la squadra di Gattuso che viene invece scavalcati dalla Lazio ora quarta con un punto di vantaggio sui rossoneri.
GENOA-ATALANTA 3-1 - Terza gara in rossoblù per Prandelli, che insiste sul 3-5-2 e in attacco conferma il tandem Piatek-Kouamé mentre in regia Veloso viene preferito a Sandro con Romulo e Lazovic sugli esterni, con Criscito che rientra dalla squalifica e riprende il suo posto in difesa "spedendo" Zukanovic in panchina. Sull'altro fronte il grande ex Gasperini insiste sul 3-4-1-2 con Ilicic e Gomez a sostegno di Duvan Zapata, Freuler e De Roon in mediana e la difesa a tre formata da Mancini, Palomino e Toloi con Masiello. Si parte e dura appena tre minuti la partita dell'atalantino De Roon, costretto a lasciare il posto a Pessina dopo un duro fallo di Romero che si prende il giallo. Nonostante l'imprevisto la squadra bergamasca non si scompone e impegna Radu al 20': punizione di Ilicic, Toloi prolunga di piede ma il portiede di casa si salva in corner. Chanche ancora più grossa al 35' quando un tocco di mano di Romero in seguito a un contrato aereo con Mancini viene giudicato volontario da Doveri con l'ausilio del Var: l'arbitro assegna il rigore che Ilicic però si fa parare da Radu. A salvare i liguri al 45' è invece il palo su cui si stampa il pallone colpito di testa da Gomez. Ancora brividi sugli spalti del 'Ferraris' al 47' quando al Var si analizza un presunto tocco di mano di Criscito, ma stavolta Doveri lascia correre e allunga l'iniziale recupero di tre minuti. È così il 50' quando Piontek prima impegna Berisha e poi sul corner successivo propizia il vantaggio dei liguri con un colpo di testa deviato in porta da Toloi. Il polacco va di nuovo vicino al suo 13esimo gol in campionato appena dopo il riposo (49') ma sbaglia la mira, a differenza di Zapata che non fallisce l'1-1 sul rigore concesso al 54' all'Atalanta per un goffo intervento di Criscito su Freuler. Il Genoa incassa però bene il colpo e sorpassa di nuovo al 67': cross di Romero, Hateboer non ci arriva, controllo e destro vincente da dentro l'area di Lazovic. All'81' i bergamaschi restano in dieci per il secondo giallo rifilato a Palomino, autore di un fallo su Piatek che all'89' fa 3-1 segnando il suo 13esimo gol in campionato. E al 93' il sabato nero della Dea si completa con il rosso a Toloi per un fallo si Bessa.
EMPOLI-SAMPDORIA 3-4 - Con Krunic squalificato, Iachini recupera Bennacer in mediana con Acquah e Traorè, mentre sulle fasce ci sono Pasqual e Di Lorenzo e nella difesa a tre - guidata dall'ex Silvestre - gioca Rasmussen; in attacco fiducia confermata la fiducia alla coppia La Gumina-Caputo. Sull'altro fronte Giampaolo conferma dieci undicesimi della formazione vittoriosa contro il Parma: unico cambio in avanti, dove Defrel vince il ballottaggio con Caprari per affiancare capitan Quagliarella. Il primo brivido al 4': traversone di Murru e Quagliarella insacca di testa, ma in fuorigioco millimetrico. A passare sono invece i toscani al 9': bell'aggancio in area di La Gumina poi steso da Murru, per l'arbitro è rigore e sul dischetto non va Ciccio Caputo ma il capitano Pasqual che spiazza Audero e fa 1-0. La Samp reagisce con Quagliarella che al 16' calcia fuori con la porta spalancate, riuscendo poi a rimettere la gara in equilibrio al 41' quando Ramirez si libera della marcatura di Silvestre e poi con il sinistro sorprende Provedel sul proprio palo. Si va al riposo sull'1-1 e nella ripresa il match diventa scoppietante, a partire dal rigore prima concesso e poi tolto con il Var alla Samp per l'atterramento in area di Tonelli. I liguri non si abbattono e sorpassano al 69': cross di Murru e schiacciata con la testa di Quagliarella. L'EMpoli non molla e accorcia al 75' con Caputo ma poi Giampaolo fa entrare Caprari (fuori Defrel all'85') che in pochi minuti mette la sua firma in calce sull'incontro: rete del 3-1 all'87' su assist di Saponara e poi il poker al 91'. Nel recupero va a segno anche l'empolese La Gumina ma la rete gli viene annullata per fuorigioco.
SASSUOLO-TORINO 1-1 - De Zerbi, - che non può contare sullo squalificato Djiuricic e deve lasciare in infermeria Boateng, Adjapong e Duncan - rilancia Matri in attacco al posto di Babacar. Dall'alta parte Mazzarri sostituisce ancora l'infortunato Sirigu con il secondo portiere Ichazo e sceglie Ola Aina e Ansaldi come esterni mentre davanti c'è Zaza con capitan Belotti. La gara è equilibrata e la prima grande chance è per i granata al 25': Belotti lancia Zaza che calcia di potenza ma trova la risposta di Consigli, bravo poi anche ad anticipare Baselli sulla ribattuta. Al 36' se la cava bene anche il collega Ichazo, neutralizzando un colpo di testa di Berardi su cross di Rogerio. Si va al riposo con le porte inviolate ma al 54' la gara si sblocca: palla in profondità di Zaza per Belotti che si coordina bene e porta avanti il Toro con un preciso diagonale destro. Il vantaggio del Toro resiste fino al 92', quando Brignola di testa da 1-1 beffando la squadra di Mazzarri che però reagisce immediatamente e al 95' controsorpassa con Iago Falque. La festa granata dura però appena un minuto perché il Var annulla il gol dello spagnolo per la posizione di fuorigioco di diversi compagni sulla sua conclusione.
UDINESE-FROSINONE 1-1 - Nicola punta sul suo 3-5-2 con un unico cambio rispetto alla sfida con l'Inter: il ritorno di Lasagna al fianco di de Paul in attacco mentre a centrocampo viene confermato Behrami in regia con Fofana e Mandragora mezzali e sugli esterni ci sono Ter Avest e D'Alessandro. Sull'altro fronte l'esordiente Baroni
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