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Serie A Bologna, Dijks, Mbaye e Orsolini rinati con Mihajlovic

Serie A Bologna, Dijks, Mbaye e Orsolini rinati con Mihajlovic

BOLOGNA – L’arrivo di Mihajlovic non ha portato solo punti, gioco e speranze. Ma anche rivalutazioni e rigenerazioni. Prendete Mitchell Dijks. Fino a qualche mese fa sembrava troppo timido per essere titolare. Da quando...

Redazione

BOLOGNA - L’arrivo di Mihajlovic non ha portato solo punti, gioco e speranze. Ma anche rivalutazioni e rigenerazioni. Prendete Mitchell Dijks. Fino a qualche mese fa sembrava troppo timido per essere titolare. Da quando c’è Miha, invece, Dijks è diventato un tassello indispensabile del gioco rossoblù. Arrivato a parametro zero, Dijks è ora anche un punti su cui costruire il futuro. Ha corsa e qualità, forza fisica e volontà. Ma soprattutto Dijks è pieno di coraggio, e questa è la cosa che piace di più a Mihajlovic. Quello che stupisce è la ripresa che molti giocatori hanno fatto in così breve tempo. E adesso la dirigenza può davvero gettare le basi per il futuro. Se Soriano e Sansone hanno portato qualità e intraprendenza, in rosa c’era chi sembrava destinato a dover lasciare il Bologna in fretta. Pulgar è e resta il caso più emblematico, ma ce ne sono altri. Di Dijks abbiamo detto, ma da dire c’è molto anche su Ibra Mbaye. Con Mihajlovic il ragazzino ha trovato spazio. Di più. Ha trovato la maglia da titolare. Anche Mbaye adesso rientra (di nuovo) nei progetti del futuro rossoblù, e non solo perché ha rinnovato il contratto fino al 2023.

LA CURA - È la vera cura Mihajlovic: aver ridato ai singoli un’identità. Vale per tutti, ha del miracoloso. Da Destro, che è tornato al gol, via via tutti gli altri. Però è soprattutto con Dijks, Mbaye e Orsolini che si sono visti i risultati migliori. Quello di Orso è poi il caso più clamoroso. Da stellina delle nazionali under a giocatore così-così, la parabola di Orsolini doveva essere rivista, rivisitata. I tentativi di Inzaghi di trasformarlo in mezz’ala non avevano funzionato. E la storia di Orso con il Bologna sembrava destinata a finire al binario morto del prossimo calciomercato. Ora, invece, Riccardo è pronto per tornare a essere una star. Ossessionato dal gol, ne ha trovato uno contro il Torino. E poi assist, corsa, attenzione, aiuto ai compagni. L’utilizzo che ne sta facendo Sinisa è di quelli da dieci e lode. Il controriscatto che ha la Juve (14 milioni) non preoccupa il Bologna: si proverà a trovare un accordo perché Orso resti sotto le due torri. Insomma, ora il Bologna non ha soltanto la forza di guardare alla salvezza con ottimismo. Il club rossoblù sta già pensando al domani, a che squadra farà il prossimo anno. Lo sprint finale di questo campionato dirà tutto. Restare in A è troppo importante. Intanto, però, le basi per il futuro ci sono. Il mercato porterà novità, si stanno scandagliando profili in giro per l’Europa. Ma prima di tutto si ripartirà da quelli che ci sono, da quelli che stanno dando garanzie. Mbaye vorrebbe rimanere a Bologna, su di lui si è fatto un investimento con il prolungamento del contratto. E così Dijks, che adesso vale anche un paio di milioni di euro. Naturalmente il piatto forte è Orsolini. Il riscatto fissato a 8 milioni adesso non è più una ben pagata eventualità da soddisfare. Il Bologna lo terrebbe per puntarci, è il profilo del futuro. Corriere dello Sport.