ROMA - "Il derby? Spero di esserci, è una partita speciale e i tifosi la sentono, vogliono la vittoria e si sente qualcosa in più per questa gara". Così Patrik Schick, attaccante ceco, intervistato ai microfoni di Dazn: "Ora sto bene e sto rientrando dopo l'infortunio. Quando le cose non vanno bisogna cambiare per fare meglio e sono migliorato soprattutto sotto l'aspetto mentale, in particolar modo nella grinta - ammette -, perché anche i tifosi erano arrabbiati con me: ora lavoro di più per la squadra e anche i contrasti li faccio al 100%. Cosa mi dice Di Francesco? Di divertirmi, rimanere sempre in partita e fare le cose che so fare, quando hai la testa libera e senza problemi giochi meglio. All'inizio sentivo la pressione per le aspettative - spiega - dopo la cifra pagata per me. Ruolo? Da quando sono bambino gioco centravanti, ma per prima cosa voglio andare in campo, ovunque mi schiera il mister. Il rapporto con Dzeko? Con lui posso parlare anche in ceco, ha fatto più di 300 gol ed è uno dei più grandi attaccanti al mondo. Cerco di imparare i suoi movimenti e il suo modo di tirare. L'arrivo alla Sampdoria? Non ho giocato da subito, poi dopo la doppietta in Coppa Italia ho iniziato a giocare di più. Ora sono in un grande club e devi crearti lo spazio, dipende solo date. La rete sbagliata con la Juve? Sapevo che dovevo fare una finta a destra e l'ho fatta, ma dopo quell'errore ho provato a fare meglio e con il Sassuolo ho segnato in circostanze simili. Nedved o Rosicky? Scelgo il secondo - conclude -". Corriere dello Sport.
calciomercato
Roma, Schick: «Derby? Voglio esserci, è una partita speciale»
ROMA – “Il derby? Spero di esserci, è una partita speciale e i tifosi la sentono, vogliono la vittoria e si sente qualcosa in più per questa gara”. Così Patrik Schick, attaccante ceco, intervistato ai...
© RIPRODUZIONE RISERVATA