MONTECARLO (MONACO) - "Quando è arrivata questa proposta, mi è sembrato logico accettare. E' una scelta di cuore: conoscete tutti il mio legame con Londra ma è qui che ho iniziato". Thierry Henry, presentato oggi come nuovo allenatore del Monaco, non ha avuto dubbi. Dopo l'esperienza nello staff tecnico del Belgio, il 41enne ex attaccante è pronto alla prova del nove. Henry mette da parte le polemiche del passato con i media francesi ("riguardavano la mia carriera da giocatore, oggi sono qua come allenatore") e non dimentica il suo predecessore, Leonardo Jardim, "che resterà per sempre nella storia del Monaco, gli auguro buona fortuna". L'ex attaccante ha avuto la fortuna di essere allenato da tecnici come Wenger e Guardiola ma fra i suoi punti di riferimento ci sono anche Jean-Claude Suaudeau e Raynald Denoueix, che hanno segnato la storia del Nantes. "Ho imparato molto da tutti i miei allenatori - confessa - Wenger mi ha insegnato cosa vuol dire essere un grande professionista ma anche Guardiola è un modello, con lui abbiamo spesso parlato di calcio. E fra coloro che mi hanno ispirato citerei pure Suaudeau e Denoueix, sono loro che hanno inventato la transizione e il loro Nantes è un esempio".
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Monaco, Henry si presenta: «È una scelta di cuore»
MONTECARLO (MONACO) – "Quando è arrivata questa proposta, mi è sembrato logico accettare. E' una scelta di cuore: conoscete tutti il mio legame con Londra ma è qui che ho iniziato". Thierry Henry,...
Henry fa parte di quella generazione di calciatori francesi che, dopo aver vinto tutto in campo, si sta affermando anche in panchina. "Essere stati grandi giocatori aiuta - ammette - Spero che sia una risorsa. Ma non significa che sara' facile, ci sono alcuni grandissimi allenatori che non hanno giocato a calcio e viceversa. Spero di vincere come Deschamps e Zidane, quando ci vediamo ormai parliamo di tattica ma ognuno ha il suo modo di lavorare". Da Henry si aspetta molto il Monaco. "Conosciamo tutti il suo curriculum - ha ricordato il vicepresidente, Vadim Vasilyev - E' un figlio di questo club, un prodotto del nostro settore giovanile. Ma oggi è soprattutto un allenatore che ci ha impressionato per la sua visione del calcio, per la sua conoscenza di questo sport, della nostra squadra. Ha idee molto chiare, è stato un grande giocatore e non abbiamo dubbi sul fatto che sarà anche un grande allenatore". (In collaborazione con Italpress) Corriere dello Sport.
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