ROMA - Il patto lo hanno siglato a Francoforte, dopo la cena all’hotel Kempinski e prima dell’allenamento sul prato dell’antistadio della Commerzbank-Arena, dove poche ore prima la Lazio era stata travolta dall’Eintracht. Tenue e impotente di fronte ai tedeschi, veloci come schegge. Pronta a reagire tirando fuori una prestazione da grande squadra. Così hanno promesso durante la notte e l’ennesimo chiarimento squadra-staff-dirigenti consumato in Germania. Toccherà alla Fiorentina dell’ex Pioli stabilire se e come si può superare questa crisi di inizio stagione in cui è sprofondata la Lazio. Perché gli effetti e i danni collaterali del derby sono conosciuti, ma le ragioni sono profonde e antiche, covano da luglio e si sono sviluppate ad agosto. Altro che calendario. Si poteva perdere con Juve e Napoli, sono più forti, ma se esisteva un periodo o un’occasione per provare a batterle era proprio in avvio di campionato. Nessuno a Formello aveva digerito e compreso una resa incondizionata o quasi. Inzaghi a settembre si era rialzato, cinque vittorie consecutive (l’unica pienamente convincente con il Genoa), facendo immaginare di aver scollinato e dato una piega favorevole alla stagione. Poi, è rientrato nel tunnel beccando 7 gol in 180 minuti, due sconfitte pesantissime con la Roma e con l’Eintracht.
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Lotito furioso, Lazio a rapporto
ROMA – Il patto lo hanno siglato a Francoforte, dopo la cena all’hotel Kempinski e prima dell’allenamento sul prato dell’antistadio della Commerzbank-Arena, dove poche ore prima la Lazio era stata travolta...
FIDUCIA - Lotito è furioso, non si fatica a immaginarlo, non sono mancati gli attriti e i motivi di contrasto durante l’estate, svelati persino dall’audio galeotto. Quel “te stai sempre a lamentà!” sibilato al suo tecnico con l’invito a concentrarsi soprattutto sul campo (bisogna essere allenatori e non “fare” gli allenatori che sottovalutano l’organico in relazione agli obiettivi dichiarati dalla società) era un segnale chiarissimo. Corriere dello Sport.
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