calciomercato

Lecce, ufficiale: Lapadula è giallorosso. Presentati Gabriel e Rossettini

Lecce, ufficiale: Lapadula è giallorosso. Presentati Gabriel e Rossettini

LECCE – Finalmente il Lecce ha l’attaccante da affiancare ad Andrea La Mantia. Parliamo di Gianluca Lapadula, centravanti esploso con Massimo Oddo al Pescara nel 2015-2016, quando fece 40 gol. Da lì l’esperienza al Milan,...

Redazione

LECCE - Finalmente il Lecce ha l'attaccante da affiancare ad Andrea La Mantia. Parliamo di Gianluca Lapadula, centravanti esploso con Massimo Oddo al Pescara nel 2015-2016, quando fece 40 gol. Da lì l'esperienza al Milan, che lo cedette al Genoa due anni fa, fino all'arrivo in Salento di oggi. "L’U.S. Lecce comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo con diritto di opzione, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gianluca Lapadula dalla società Genoa CFC. L’attaccante nativo di Torino classe ‘90 è già agli ordini del tecnico Fabio Liverani".

Gabriel si presenta: "Sono nel momento migliore della carriera"

Nella giornata di oggi, ben due le presentazioni in casa giallorossa. Inizia il brasiliano Gabriel, portiere ex Perugia: “Sono arrivato al Milan senza aver mai giocato con continuità prima. In Serie B ho imparato tanto, sono cresciuto e arrivo nel miglior momento della mia carriera. Cercherò di fare sempre meglio, è una grande opportunità. Lo scorso anno qui facemmo 0-0, in casa abbiamo perso: si vedeva la grande voglia che aveva la squadra giallorossa di dominare. Mi fa piacere poter partecipare in questo momento e poter vedere da vicino questa organizzazione. Allenatori? Difficile nominare chi mi ha dato di più, da tutti ho preso qualcosa”. La sua tecnica individuale è superiore alla media di molti estremi difensori: "Il calcio moderno vede il portiere come un valore aggiunto in fase di impostazione, di costruzione. Quest'anno sarà diverso rispetto allo scorso anno al Perugia, ma voglio contribuire. Vigorito? Mi ha fatto una bella impressione, c'è un rapporto positivo. Ognuno di noi avrà una grossa importanza, un compito importante. Servirà compattezza e fare gruppo, dobbiamo fare come il Lecce ha fatto lo scorso anno. Le difficoltà ci saranno, ma con i compagni riusciremo a superarle". Sul resto della squadra: "Conosco Tachtsidis, con lui mi sono già sentito. Avevo già le idee chiare sul progetto-Lecce, mi ha confermato ciò che pensavo. Adesso ci sono nuove regole per il portiere, ci lavoreremo durante il ritiro".

Serie A, già 7 cambi in panchina: i 20 allenatori del prossimo campionato Rossettini: "Qui per rimettermi in gioco"

E' poi il momento del difensore Luca Rossettini: “La mia carriera lo dimostra: per me ogni anno significa rimettersi in gioco, non mi accontento e voglio sentirmi protagonista anche quest'anno per centrare con la squadra un obiettivo importantissimo. Sulla scelta ha inciso la conoscenza del ds Meluso, con cui ho lavorato quando avevo 22 anni a Padova. A distanza di anni ci siamo ritrovati, sono uno che crede nel destino: penso che il cerchio oggi si sia chiuso. Son felice abbia creduto in me, dopo un'annata non proprio positiva al Chievo: anche lì, sapendo della penalizzazione, ho voluto mettermi in gioco”. Sul gruppo: "Sono in ottimi rapporti con Cesare Bovo, con Manuel Coppola. Ho giocato anche con Tabanelli, Falco, Tachtsidis... Insomma, mi sento a casa. Parte dello staff viene dalla Liguria. Ruolo? Sono a disposizione del mister e della squadra, se Liverani vuole posso anche giocare in attacco. Preferisco la difesa a quattro. Ci tengo a ricordare Davide Astori, mio ex compagno e con cui sono cresciuto tanto". Sull'idea di gioco di Liverani: "Qualche partita l'ho vista, quando capitava lo guardavo. A me piace il gioco propositivo, non vedo l'ora di iniziare a lavorare sul campo con il mister. In carriera ho sempre lottato con la salvezza, a parte l'esperienza al Torino. Bisogna sentirsi vivi e sapere che bisogna comunque lottare sempre. Mi sento un punto di riferimento silenzioso, spesso ho trovato nell'esempio e la condotta i miei punti di forza".

Lecce in Serie A: si fa festa con Giuliano Sangiorgi Corriere dello Sport.