MILANO - Dopo 2380 giorni di assenza l'Inter riabbraccia la Champions League con una rimonta adrenalinica che ha il potenziale di rivoluzionare un'intera stagione. Prima il biglietto da visita abbagliante dell'esordiente Icardi e poi una fiammata di Vecino ribaltano il copione di un match che sembrava stregato, anche per la difficoltà dei nerazzurri nell'iniettare fantasia negli ultimi 30 metri.
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Inter-Tottenham 2-1, Icardi e Vecino ribaltano gli Spurs
MILANO – Dopo 2380 giorni di assenza l'Inter riabbraccia la Champions League con una rimonta adrenalinica che ha il potenziale di rivoluzionare un'intera stagione. Prima il biglietto da visita abbagliante dell'esordiente Icardi e...
SORPRESA POLITANO - Due le novità nelle formazioni iniziali: nel 4-2-3-1 dell'Inter c'è Politano e non Candreva, mentre Pochettino lancia l'ex romanista Lamela, preferito a Lucas. Spalletti prova a prendere le redini della contesa alzando la pressione sui portatori di palla ma il primo tiro in porta è degli Spurs: Eriksen pennella la punizione dai 25 metri trovando la posizione perfetta di Handanovic. I nerazzurri sono aggressivi ma faticano a inventare: l'episodio più pericoloso della prima mezzora è generato da un cross di Perisic reso insidioso dalle deviazioni di Aurier e di Sanchez. Vort smanaccia lontano per evitare guai peggiori.
SENZA SBOCCHI - Intorno al 34' salgono i battiti nerazzurri: Nainggolan non approfitta di una caduta in area di Vertonghen e sbaglia affrettando il passaggio a Icardi. Sugli sviluppi dell'azione Brozovic tenta lo sparo da fuori senza inquadrare la porta. Dopo qualche secondo gli ospiti costruiscono l'occasione più nitida: Eriksen illumina lo scatto di Kane che, tenuto in gioco da De Vrij, salta Handanovic ma poi si allunga troppo il pallone non riuscendo a trovare il tempo per calciare in porta. Il primo tempo tramonta con un altro intervento di Handanovic, molto lucido nell'anestetizzare il tiro-cross di Aurier anticipando Kane.
BEFFA ERIKSEN - L'intervallo annacqua la verve dell'Inter che ad inizio ripresa però produce subito uno squillo con un tiro coraggioso di Politano. La palla, dopo una deviazione, termina sul fondo. Sul fronte ospite si staglia la qualità di Eriksen che al 53' trova il jolly: il danese proietta un dardo velenoso verso Handanovic che respinge ma il numero 23 ci riprova e riesce a beffare lo sloveno con una conclusione avvelenata da una deviazione di Miranda. Al 57' si accende la reazione degli uomini di Spalletti: Vecino vanifica un break in superiorità numerica con un passaggio sbagliato ma l'azione prosegue e sul cross di Politano, Perisic impegna Vort di testa. L'Inter perde compattezza alla ricerca del pari e si apre alle folgoranti ripartenze degli Spurs: al 63' Handanovic respinge di piede la conclusione di Lamela. Spazio agli esclusi della vigilia, Lucas e Candreva, al posto di Son e Perisic. L'ultimo entrato in casa Spurs semina subito il panico con una scorribanda: i difensori nerazzurri lo arginanano in qualche modo e poi Handanovic stoppa il tentativo di Lamela. Il duello tra l'argentino e lo sloveno si ripete con lo stesso esito anche al 71': uscita provvidenziale e l'Inter rimane in vita.
IL RIBALTONE - Scocca l'ora anche di Keita ma all'81' è Candreva a provarci: l'ex laziale calamita il pallone in area, finta di andare sul sinistro e poi di destro spedisce altissimo. Sembra tutto apparecchiato per la sconfitta ma all'86' ci pensa Icardi a squarciare il buio di San Siro con un gol-capolavoro: Asamoah pennella il cross da sinistra, Mauro si coordina e sfodera un missile al volo per folgorare Vort. Non è l'ultima emozione: l'Inter organizza un assedio tutto cuore e paralizza gli Spurs, sopraffatti dalla paura. Il ribaltone viene completato da Vecino che dopo aver firmato la qualificazione in Champions il 20 maggio, su assist di De Vrij appone il suo autografo su un trionfo inebriante. Esplodono i 65000 cuori di San Siro, l'Inter in un colpo solo spazza via tutte le incertezze di inizia stagione e affianca il Barça alla guida del girone B. Corriere dello Sport.
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