MILANO - 726 chilometri separano in linea d'aria Milano da Barcellona e 726, una più, una meno, sono state anche le sfaccettature di una serata vissuta con il cuore diviso a metà, condizionato dai palpiti dettati dagli eventi del Camp Nou e da quelli di San Siro. Preoccupazioni e sorrisi, amnesie e esultanze, fino al triplice fischio che manda in Europa League l’Inter, incapace di piegare un Psv scevro di motivazioni ma tutt'altro che svagato. Alla vigilia si temeva il flop del Barcellona e invece i nerazzurri non possono che recriminare su una prestazione insufficiente, nonostante le tantissime occasioni create.
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Inter-Psv 1-1, Icardi risponde a Lozano ma non basta: nerazzurri in Europa League
MILANO – 726 chilometri separano in linea d'aria Milano da Barcellona e 726, una più, una meno, sono state anche le sfaccettature di una serata vissuta con il cuore diviso a metà, condizionato dai palpiti dettati dagli...
LE SCELTE - Spalletti vara un 4-3-3 in cui viene rispolverato Candreva che in mediana affianca Brozovic e Borja Valero. Il primo lampo è un tiro-cross di Asamoah che taglia l’area di rigore al 4’ ma dopo qualche secondo Perisic costringe Zoet al miracolo con un colpo di testa velenoso sul bel lancio di Icardi. Quasi in contemporanea rimbalza dal Camp Nou la notizia della rete di Dembelé ed esplode San Siro che “aggiorna” i giocatori nerazzurri con un boato.
L’ERRORE DI ASAMOAH - La squadra di Spalletti si distrae e al 13’ frana per colpa di un erroraccio di Asamoah: Bergwijn gli scippa il pallone sulla fascia destra e pennella in mezzo dove Lozano appoggia di testa mixando forza e precisione. L’Inter è sotto shock e rischia di naufragare al 15’: solo un’uscita provvidenziale di Handanovic evita lo 0-2 di De Jong. L’Inter riprende gradualmente le redini del match e al 18’ è Politano a provare la stoccata: doppia deviazione, l’ultima è di Sainsbury che rischia l’autogol. L’ex Sassuolo al 21’ improvvisa un bel cross sulla destra ma la zuccata di Icardi è imprecisa.
IL FORCING - Il copione del match si delinea: il forcing dell’Inter è insistito ma disordinato, gli ospiti danno sempre l’impressione di poter far male in ripartenza. Al 38’ una bella giocata di Candreva sfocia nell’assist per Perisic che non ci arriva per pochissimo. La ripresa si apre con un’occasione di Icardi. Sul servizio di Borja Valero il capitano nerazzurro inventa un diagonale che Zoet devia in angolo. Il portiere del Psv ci mette una pezza anche al 53’ quando in maniera poco ortodossa spedisce in angolo la sassata di Politano. Spalletti rompe gli indugi e immette Keita al posto di Candreva.
ALL-IN SPALLETTI - E’ proprio il neoentrato ad innescare l’azione del 60’: cross morbido da sinistra per la sponda di Icardi, Boja Valero ha tempo e spazio per sparare in porta la girata ma ne viene fuori una conclusione morbida che fa solo il solletico a Zoet. Altro tentativo al 66’: destro di Icardi, la deviazione spinge la palla fuori di un soffio. Spalletti alza ancora il potenziale offensivo: al 70’ dentro Lautaro Martinez al posto di un pessimo Asamoah. L’all-in paga subito ottimi dividendi perché dopo pochi istanti la sblocca Icardi: il 60% del merito è di Politano che proietta un pallone strepitoso da destra per il centravanti argentino che al 73’ costringe alla resa Zoet.
LA BEFFA DI LUCAS - La rete dell’1-1 anestetizza il match per qualche minuto perché l’Inter, forte della vittoria del Barcellona, sembra quasi accontentarsi. Intorno all’85’ però il pubblico viene gelato dal gol di Lucas e i nerazzurri provano a riversarsi in avanti. Ne nasce un assedio che sfocia in 3 chance nel recupero: Keita appoggia il pallone a Zoet, Icardi si fa anticipare da un difensore e Lautaro Martinez spedisce sopra la traversa le speranze del popolo nerazzurro. La squadra di Spalletti esce dalla Champions e porta con sé una valigia piena di rimpianti. Corriere dello Sport.
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