ROMA - "Federico è un nostro giocatore, Federico è della Fiorentina". Con queste parole il braccio destro di Rocco Commisso, Joe Barone, ha ribadito l'incedibilità del figlio d'arte da tempo nel mirino della Juventus e di vari club internazionali (anche se di offerte vere e proprie non ne sarebbero arrivate al momento sul tavolo della società viola). A margine della presentazione di Milan Badelj oggi allo stadio Franchi l'uomo di riferimento del magnate italo americano ha anche raccontato un episodio riguardante proprio Chiesa a cui sabato scorso è stato annullata una rete durante l'amichevole con il Livorno: "A fine gara negli spogliatoi Federico è venuto da me e mi ha detto: 'Joe, quello era gol, hai visto che bel gol che ho fatto!'. Gli ho detto 'guarda non era fuorigioco, era un bellissimo gol'...Più di quello, Federico è il nostro giocatore, giocherà accanto a Badelj, inutile fare sempre le domande su di lui, Federico è della Fiorentina, basta".
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Barone: “Chiesa è della Fiorentina, resterà qui”
ROMA – “Federico è un nostro giocatore, Federico è della Fiorentina”. Con queste parole il braccio destro di Rocco Commisso, Joe Barone, ha ribadito l’incedibilità del figlio d’arte da tempo nel...
L'arrivo del Prince
Intanto domani alle 15,30 sempre allo stadio verrà presentato Kevin Prince Boateng ed è stato ufficializzato anche l'acquisto a titolo definitivo del giovane centrocampista Alessandro Lovisa, classe 2001, dal Pordenone. ''Per questa stagione non ci siamo posti nessun obiettivi precisi - ha dichiarato il ds viola Daniele Pradè - E' giusto essere chiari, la Fiorentina viene da un 16° posto e sta attuando un cambiamento radicale, della prossima squadra in campo ci saranno 2/3 giocatori che hanno fatto per intero lo scorso campionato, vogliamo ripartire come nel 2012 da una squadra che gioca bene, che riporta entusiasmo, che ti ridà l'identità e lavori per diventare fortemente competitiva. Perché il presidente Commisso è fortemente competitivo e ha una gradissima voglia di alzare un trofeo e quel trofeo in un tempo che non sia troppo lungo glielo dobbiamo dare''. Corriere dello Sport.
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