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Juve, le alternative ad Allegri: Deschamps e i sogni Guardiola e Pochettino

Juve, le alternative ad Allegri: Deschamps e i sogni Guardiola e Pochettino

TORINO – E se il futuro non fosse con Max? L'eventualità di un addio di Allegri alla Juve esiste, non si può escludere al cento per cento la possibilità che le strade dell'allenatore più vincente...

Redazione

TORINO - E se il futuro non fosse con Max? L'eventualità di un addio di Allegri alla Juve esiste, non si può escludere al cento per cento la possibilità che le strade dell'allenatore più vincente dell'ultimo quinquennio e del club bianconero si separino. Tutto dipenderà dall'esito del faccia a faccia tra tecnico e società che andrà in scena oggi e che chiarirà gli scenari su ciò che sarà della panchina dei campioni d'Italia. Il sesto anno di regno di Max resta, in ogni caso, l'ipotesi più gettonata, ma bisogna sempre mantenere il dubbio perché l’attualità in casa bianconera è decisamente fluida e aperta ad ogni epilogo. Un finale da tripla, 1x2.

MARGHERITA - Ma a chi potrebbe rivolgersi la Juve in caso di rottura? La margherita in mano ad Andrea Agnelli ha tanti petali, che portano nomi intriganti, di assoluta caratura internazionale, alcuni più facili da raggiungere, altri che sfiorano la categoria sogni ma che potrebbero clamorosamente diventare fattibili. Il borsino dei possibili successori di Allegri rivela oscillazioni continue e quotazioni in crescita per Didier Deschamps.

SOGNI - I sogni conducono, invece, in Inghilterra. Pep Guardiola è l’identikit principale che si nasconde in questa categoria: ha appena conquistato il titolo di Premier League e non sembra per nulla intenzionato ad abbandonare la corazzata Manchester City. C’è una novità, però, che potrebbe scompaginare le certezze di oggi: l’inchiesta della Uefa sulle possibili violazioni del fair play finanziario da parte del club inglese, tanto che il New York Times ha rivelato che i Citizens potrebbero essere esclusi per un anno dalla Champions League. Un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe mutare le prospettive. Certo, Guardiola ha un ingaggio da oltre 20 milioni a stagione e richiederebbe investimenti sul mercato che la Juve non può in questo momento permettersi ma non si possono escludere sorprese. Altro nome forte proveniente da Oltremanica è quello di Mauricio Pochettino. L’argentino artefice del miracolo Tottenham è già stato contattato: non ha chiuso le porte ma ha avanzato una richiesta di ingaggio stile-Guardiola, 20 milioni all’anno.

Cds