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Nelle scelte di fine mercato del Napoli per l’attacco c’è stata l’impronta di Mauriz

Nelle scelte di fine mercato del Napoli per l’attacco c’è stata l’impronta di Mauriz

Nelle scelte di fine mercato del Napoli per l’attacco c’è stata l’impronta di Maurizio Sarri. Più che per Inglese, acquisto e lasciato al Chievo in prestito, e sin da Carpi pupillo del ds Giuntoli, il riferimento...

Redazione

Nelle scelte di fine mercato del Napoli per l'attacco c'è stata l'impronta di Maurizio Sarri. Più che per Inglese, acquisto e lasciato al Chievo in prestito, e sin da Carpi pupillo del ds Giuntoli, il riferimento è ai giocatori andati via e quelli rimasti da valorizzare. Con la conferma di Mertens al centro del tridente, vero segreto del Napoli che nel girone di ritorno ha raccolto più punti di tutti, c'è la necessità di ritagliare uno spazio comunque importante per Arek Milik, classe '94 pagato 35mln di euro, secondo investimento più importante della storia del club azzurro dopo Higuain. Il polacco già alla fine della scorsa stagione era completamente ristabilito, il lungo ritiro di Dimaro (l'anno scorso arrivò negli ultimi giorni) l'ha aiutato ulteriormente ed il gol di Verona è stata un'altra conferma al fatto che Sarri può puntare ad occhi chiusi su di lui - seppur con caratteristiche diverse nel tridente - e la permanenza di Pavoletti probabilmente gli avrebbe tolto ulteriore spazio nelle rotazioni.

Stesso discorso per la batteria di esterni. Il Napoli aveva bloccato da settimane Oleksandr Zinchenko, talento classe '96 del City e della nazionale ucraina, ma negli ultimi due giorni - pur avendo trovato club interessati a rilevare Giaccherini - ha preferito non finalizzare la trattativa per il giovane ucraino a fine mercato, riflettendo sui tempi d'inserimento che sarebbero stato piuttosto lunghi per il tecnico senza averlo avuto a disposizione in ritiro, e così è arrivata la conferma di Giaccherini. Tmw.