Si è chiuso il mercato di gennaio più triste di tutti i tempi. In Italia, ovviamente, perchè in Inghilterra invece si sono divertiti e hanno speso, eccome. Possono permetterselo, loro: 470 milioni contro i 20 dei club italiani come si legge su La Repubblica in edicola oggi. Il Liverpool, avendone incassati 160 dal Barça per Coutinho, ne ha investiti 85 per il difensore van Dijk, il City 65 per un altro stopper, Laporte, e lo United ha regalato Alexis Sanchez a Mourinho, con Mkhitaryan all'Arsenal che ha preso anche l'oggetto del desiderio estivo del Milan, Aubameyang, per 65,7 milioni. Pure la Liga ha fatto un bel colpo, oltre a Coutinho, riportando a casa, cioè all'Atletico Madrid, Diego Costa per 66 milioni. Grandi nomi, grandi numeri.
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Calciomercato – Mercato di gennaio: la Serie A ha speso 20 milioni, 450 in meno della Premier!
Si è chiuso il mercato di gennaio più triste di tutti i tempi. In Italia, ovviamente, perchè in Inghilterra invece si sono divertiti e hanno speso, eccome. Possono permetterselo, loro: 470 milioni contro i 20 dei club italiani...
Noi invece dobbiamo accontentarci di Lisandro Lopez, Rafinha, Caceres. Una riserva del Benfica (32 gare in 4 anni), una ex promessa del Barça che non giocava da otto mesi, un jolly rilanciato dal Verona dopo un lungo periodo tra infermeria e panchina. Reduce da un infortunio al ginocchio anche l'acquisto last minute e low cost della Roma, il terzino Jonathan Silva dello Sporting Lisbona: prestito e obbligo di riscatto ( ma condizionato alle presenze) da 5 milioni.
Dopo le spese pazze d'estate, un inverno di magra. Ma chi doveva riparare - si chiama mercato di riparazione, no? - non si è mosso: in particolare Roma e l'Inter, in caduta libera, frenate dai paletti Uefa. "I club non sono liberi di agire secondo le proprie strategie, ma devono seguire le regole del Fair play finanziario e questo implica restrizioni nell'operatività", la sintesi di Baldissoni, ad giallorosso. La Roma ha cercato di vendere Dzeko al Chelsea per pareggiare il bilancio: rimandato a giugno. Unica cessione, Emerson Palmieri da Conte - che al posto di Dzeko avrà Giroud ma intanto rischia l'esonero dopo il ko di ieri - per 20 milioni più 9 di bonus. Non un campione, ma un altro giocatore di spessore che saluta la A. Più grave aver perso Pellegri, il 16enne più pagato della storia: dal Genoa al Monaco per 24 milioni.
I più delusi, con quelli della Roma, sono i tifosi di Napoli e Inter. Sarri aveva chiesto prima Verdi e poi Politano: il primo ha rifiutato e andrà all'Inter in estate, il secondo è stato bloccato dal Sassuolo - in sinergia con la Juve - nonostante l'offerta da 29 milioni più Farias dal Cagliari, valutato 8. Una beffa poi il dietrofront di Younes, che arriverà solo a giugno. Ma il Napoli almeno è in testa, l'Inter arranca al quarto posto e non ha trovato il centrocampista di gamba preteso da Spalletti, e nenche il trequartista tanto amato da Sabatini. Nè Ramires nè Pastore, insomma, e se ne sono andati Joao Mario e Nagatomo, mentre Brozovic rimane (stava per imbarcarsi per Siviglia).
Tra ristrettezze, affanni e figure poco edificanti, l'immagine dell'Inter e la rosa non sembrano uscire rafforzate, anzi. I tifosi sono in agitazione, difficile da accettare che Suning non abbia dato l'ok neppure ai 5 milioni chiesti dal Psg per il prestito di Pastore. Il profilo Instagram di Steven Zhang, figlio del proprietario, è bersagliato di insulti. Non consola la prenotazione di Lautaro Martinez, il nuovo Icardi, per giugno. Il guaio è che quello vero è destinato al Real Madrid (e intanto si è infortunato: salterà il Crotone, almeno). Il record di spesa? Del Sassuolo: 10 milioni per Babacar. Quasi ad avallare la famosa frase di Marotta su Politano: "Il Sassuolo non ha bisogno di vendere". Guarda caso, anche l'estremo tentativo del Napoli prima del gong è stato respinto. Calciomercato.
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